Comitato Pendolari Reatini: excusatio non petita, accusatio manifesta

In riferimento all’articolo pubblicato in data 16.03.2014, “Disagi pendolari Rieti – Roma, Co.Tra.L precisa”, il Comitato Pendolari Reatini intende replicare con decisione e fermezza.
8 marzo 2014:
Relativamente all’episodio avvenuto in data 8 marzo, a fronte di un errato posizionamento del pullman Roma-Rieti via Salaria presso lo stallo di partenza da parte dell’autista in servizio, si è venuta a creare una situazione di estremo pericolo per gli utenti in attesa.
Il pullman sul display veniva attestato allo stallo 11, quindi tutti erano in attesa presso il citato stallo. L’autista invece posizionava il pullman bipiano allo stallo 9. Da qui un repentino quanto pericoloso spostamento in massa di tutti coloro in attesa allo stallo 11 verso lo stallo 9, attraversando il piazzale nello spazio di manovra dei pullman.
Immediatamente resosi conto dell’errore, l’autista effettuava manovra di retromarcia per attestarsi presso lo stallo 11, contemporaneamente con il pullman diretto a Monterotondo Scalo presso lo stallo 10 in retromarcia ed in movimento per partire, il tutto mentre i pendolari ritornavano in massa allo stallo 11 passando dietro il pullman per Monterotondo in manovra. Non è mai stato detto che la responsabilità dell’errato posizionamento fosse da addebitare all’autista, non potendo noi accertarlo in alcun modo, ma che il display indicasse uno stallo mentre il pullman veniva posizionato in un altro, rende spontaneo il sorgere di un’interrogativo elementare: PERCHE’?
Nella segnalazione al Direttore del Tibus, veniva riportato quanto citiamo testualmente:
“…..pertanto mi trovo costretto in qualità di vicepresidente del Comitato Pendolari Reatini, a segnalare l’accaduto e a richiedere spiegazioni inerenti i contenuti delle norme che regolano l’attività di movimentazione dei mezzi all’interno dell’autostazione Tibus e di tutte le altre normative di sicurezza a garanzia degli utenti all’interno dell’autostazione.
Tutto questo in un’ottica di reciproca collaborazione per il miglioramento delle attività presenti nell’autostazione e per un’ottimale fruibilità dei servizi offerti dalla stessa.
Abbiamo messo in copia anche  Co.Tra.L e la Regione Lazio anche per sensibilizzare l’azienda, responsabile del servizio di trasporto pubblico regionale, ad adeguarsi quanto prima agli standard operativi a cui si rifanno gli altri operatori prevedendo anche, se necessario, un presidio Co.Tra.L all’interno dell’autostazione, presidio che potrebbe essere dislocato proprio negli uffici posti di fronte agli stalli 9/10/11 che risultano vuoti ed inutilizzati, invece di mantenerlo ancora posizionato nel container posto nelle vicinanze del vecchio capolinea Co.Tra.L”
Come si evince nessun dito puntato, ma richiesta di delucidazioni e una proposta per posizionare il presidio Co.Tra.L all’interno dell’area di manovra dei pullman a servizio degli stalli 9, 10 ed 11.
12 marzo 2014:
Nel reclamo inoltrato a Co.Tra.L e nella denuncia inviata alla Prefettura di Rieti, alla Regione Lazio e agli On. Melilli e Pastorelli , si riporta che né prima né alle 16.10 né dopo tale orario, sia stata riportata alcuna informazione all’utenza relativamente al ritardo della partenza della corsa delle 16:10 via Autostrada.
Citiamo il nostro reclamo :
“….nessun dipendente Co.Tra.L  era presente presso lo stallo 9 per avvisare di questo eventuale ritardo con una errata informazione presente sul tabellone luminoso che dava la corsa in partenza.”
Ogni informazione è stata recuperata su iniziativa personale dei pendolari che hanno più volte chiamato il deposito di Rieti ricevendo in risposta che la vettura che avrebbe dovuto permettere la copertura della corsa delle 16.10, aveva subito un guasto in linea e che dal deposito non riuscivano a mettersi in contatto con i propri referenti Co.Tra.L presso TIBUS. Paradossale la richiesta del dipendente Co.Tra.L che rispondeva dal deposito di Rieti che chiedeva la collaborazione e la disponibilità di qualcuno dei pendolari in attesa presso lo stallo del capolinea Tibus, per andare a sollecitare un contatto immediato con il deposito di Rieti, da parte del personale di presidio presso il casotto Co.Tra.L situato nella zona dove era ubicato il vecchio capolinea, ubicazione distante 350 mt dagli stalli all’interno dell’autostazione Tibus e che desta in tutti noi perplessità circa la sua utilità in una zona così distante dalle partenze e dall’area tecnica di parcheggio dei pullman.
Ricordiamo a Co.Tra.L che Sua Eccellenza Dott.ssa Chiara Marolla, Prefetto di Rieti, ha sollecitato Co.Tra.L affinchè si adoperi ai fini di una migliore e più tempestiva comunicazione nei confronti dell’utenza, perché un’azienda di codesta rilevanza non può non fornire indicazioni perentorie e utili alla propria utenza, alla stregua di quanto già da tempo in essere presso aziende come Trenitalia e la “cugina” ATAC.
Sarebbe opportuno, forse, mettere in atto quanto prima una serie di attività e progettualità, traendo spunto da questa indicazione datata 26.11.2014 e riportata al Ing. Turrizziani Direttore dell’esercizio Co.Tra.L della Regione Lazio.
Una nota generale: il bipiano impegnato sulla corsa ad alta frequentazione delle 16:40 non sarebbe necessario se partissero entrambe le corse previste  alle 16:40 (via Autostrada e via salaria) anziché sopprimere quasi sistematicamente la prima.
Una nota stilistica: due negazioni fanno una affermazione.
14 marzo 2014:
nella giornata di venerdì 14.03.2014, lo sciopero indetto da Trenitalia non si configurava come uno sciopero inaspettato, anzi era annunciato da giorni.
Non si richiedeva né ora né in futuro a Co.Tra.L di porre rimedio alle criticità di uno sciopero indetto da altri, si richiedeva invece il rispetto delle tabelle di esercizio, che prevedono 2 pullman alle ore 16.40, trattandosi tra l’altro di giornata critica, al di là dello sciopero, del venerdì giorno della settimana che insieme al lunedì è notoriamente carico di pendolari che rientrano o ripartono in occasione del weekend.
La corsa delle 16.10 via Autostrada per la quale si è concordato preventivamente con l’autista il fermo, e per il quale i membri del Comitato Pendolari hanno richiesto l’intervento della Polizia Stradale per eccessivo numero di utenti a bordo, non era una corsa che serviva località coperte dalla tratta ferroviaria Tiburtina Passo Corese/Poggio Mirteto interessata dallo sciopero dei treni, in quanto da Settebagni, luogo in cui è avvenuto il fermo della corsa , la stessa transita lungo il raccordo autostradale Settebagni/Fiano Romano ed effettua la sua prima fermata a Borgo S. Maria circa 2/3 km oltre la fermata di Fara Sabina/Passo Corese.
Differentemente dalle corse via Salaria che transitano per Monterotondo.
La cosiddetta affluenza anomala presente nella corsa delle 16.10, così definita da Co.Tra.L, era dovuta non alla presenza di utenti della linea ferroviaria vittime dello sciopero, ma di abituali pendolari residenti nella Provincia di Rieti. La corsa delle 16:10 è notoriamente in autobus sempre carico di viaggiatori in piedi almeno fino alla fermata di Osteria Nuova nell’arco dell’intera settimana e non limitatamente al weekend.
Si sottolinea che l’aver concordato con l’autista il fermo del pullman con conseguente richiesta di intervento della pattuglia, è stato fatto con il duplice scopo di salvaguardare l’incolumità e la sicurezza degli utenti a bordo e a salvaguardia dell’autista al quale si è preventivamente evitato il rischio di infrangere, se fermato da pattuglia stradale in corsa, l’art.169 del Nuovo Codice della Strada relativo al “Trasporto di persone, animali oggetti sui veicoli a motore” e che recita nei seguenti punti che lo compongono:

  1. Il numero delle persone che possono prendere posto sui veicoli, esclusi quelli di cui al comma 5, anche in relazione all’ubicazione dei sedili, non può superare quello indicato nella carta di circolazione.(3)
  2. Il numero delle persone che possono prendere posto, sedute o in piedi, sugli autoveicoli e filoveicoli destinati a trasporto di persone, escluse le autovetture, nonché il carico complessivo del veicolo non possono superare i corrispondenti valori massimi indicati nella carta di circolazione; tali valori sono fissati dal regolamento in relazione ai tipi ed alle caratteristiche di detti veicoli.
  3. Tutti i passeggeri dei veicoli a motore devono prendere posto in modo da non limitare la libertà di movimento del conducente e da non impedirgli la visibilità. Inoltre, su detti veicoli, esclusi i motocicli e i ciclomotori a due ruote, il conducente e il passeggero non devono determinare sporgenze dalla sagoma trasversale del veicolo.
  4. Chiunque guida veicoli destinati a trasporto di persone, escluse le autovetture, che hanno un numero di persone e un carico complessivo superiore ai valori massimi indicati nella carta di circolazione, ovvero trasporta un numero di persone superiore a quello indicato nella carta di circolazione, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 168,00 a euro 674,00.(3)(5)

 
A completamento di ciò è prevista una decurtazione sulla patente dell’autista da 1 a 3 punti.
Il verbale redatto dalla pattuglia stradale venerdì pomeriggio, a seguito dell’azione dei membri del Comitato, è stato elevato all’azienda Co.Tra.L senza coinvolgimento alcuno dell’autista.
Gli stessi membri del Comitato, proprio perché ci si trovava di venerdì ed insisteva l’aggravio dello sciopero dei treni, ha concordato di comune concerto con i poliziotti, di far ripartire il pullman delle 16.10 con il numero massimo di persone consentite dalla carta di circolazione esibita dal conducente (56 seduti e 16 in piedi ) e sorvolando sulla situazione del pullman bipiano delle 16.40 fermato anch’esso dalla pattuglia per evidente sovrannumero di persone a bordo, solo perché si sarebbe “scaricato” una volta arrivato a Monterotondo.
Gli stessi componenti del Comitato, sono rimasti in attesa insieme ai pochi altri pendolari rimasti a terra volontariamente, dei successivi pullman delle ore 17.10 Express e via Autostrada fermati anche esse dai poliziotti della pattuglia che una volta verificato il numero di passeggeri a bordo ci autorizzava alla salita e quindi alla ripartenza.
Sarebbe molto interessante conoscere da Co.Tra.L, auspicando la stessa immediatezza con la quale ha ritenuto necessario puntualizzare su questi 3 episodi, le motivazioni che a tutt’oggi a fronte di un impegno preso con noi e già avvallato ed autorizzato, come richiesto da Co.Tra.L stessa, dalla Regione Lazio, non hanno ancora permesso l’avvio di un progetto di monitoraggio dei transiti e degli utilizzi da parte dell’utenza, lungo la direttrice Rieti-Roma via autostrada e via salaria e la Rieti-Passo Corese. Monitoraggio da noi chiesto già a novembre 2013, che permetterebbe di aggiornare i dati relativi al flusso pendolari attualmente fermi al 2006, come riferitoci dalla Regione Lazio.
Mai nessuna guerra è stata intrapresa con il personale a bordo dei pullman finora, anzi quando si è dovuto elogiare la professionalità, l’impegno e lo spirito di abnegazione del PERSONALE Co.Tra.L (tutto) durante l’allagamento per le forti piogge, questo Comitato è stato il primo a riconoscerlo ufficialmente.
Ci sembra veramente risibile questo affrontare le problematiche in punta di fioretto da parte della più grande azienda TPL europea quando talvolta sarebbe meglio fare pubblica ammenda o rimanere in silenzio. Forse bisognerebbe ricercare i problemi reali ed accettare la collaborazione dei CLIENTI anziché mettersi a rispondere punto su punto, anche quando si è in palese difetto.