Di seguito l’intervista di Maria Grazia di Mario alla Consigliera comunale di minoranza Rosella Bianchi:
“In questi paesi non viene più nessuno, è evidente che lo spopolamento stia colpendo non solamente le frazioni, ma la stessa Rocca Sinibalda. A Rocca esistevano due negozi di alimentari, un laboratorio di ceramiche ed una gioielleria artigianale, ricordo che nell’estate del 2013 vi erano talmente tante persone che sembrava di trovarsi a Roma, in Via del Corso, in occasione dei saldi. Ora le residue attività commerciali sono in grande sofferenza.
Si parla di ripopolamento dei borghi ma se la viabilità non è idonea, se non ci sono i servizi, è impossibile pianificare una reale strategia di sviluppo e si rischia una dispersione di fondi”, a lanciare l’allarme di un progressivo e pericoloso esodo la consigliera Rosella Bianchi, fresca di nomina ed entrata in minoranza nel consiglio con la lista Rocca Sinibalda Unita (assieme a Roberto Quondamstefano), per la Bianchi non si può non ripartire dalle infrastrutture.
Arredatrice di professione con una lunga storia d’impegno sociale alle spalle nel sindacato CGIL per la Filctem, ma anche attiva in politica dall’83 all’85 con Mario Capanna e poi da “fuori le mura”, ha scelto di scendere in politica per portare innovazione e cambiamento, qualcosa di concreto (afferma) per i cittadini.
Al primo posto sono le infrastrutture, precisa, una volta adeguate si potranno mettere a punto le strategie, puntando sui settori di vocazione, quali il turismo, lo sviluppo dell’agricoltura, la valorizzazione delle tradizioni. Nel mio programma ho previsto piattaforme per i campers, piscine, la creazione o la fruizione di percorsi naturalistici esistenti, ma senza infrastrutture non esistono possibilità di sviluppo. Prendiamo ad esempio Vallecupola, luogo dalle grandi potenzialità, in primis naturalistiche e legate al Paesaggio, come può essere sostenuta in quella che appare essere la sua vocazione naturale, quella del turismo, se non ci sono bagni chimici, se non esistono i servizi minimi essenziali?”.
Il suo impegno non si rivolgerà solo al Comune capoluogo ma investirà l’intero territorio comunale, d’altra parte precisa: “Ho una casa a Rocca Sinibalda ereditata dal nonno, mia madre era di Rocca ma mio padre era di Vallecupola. Tutte le frazioni meritano la giusta attenzione ed hanno grosse problematiche da risolvere, proprio perché le infrastrutture non sono state mai prese in considerazione. Tra di esse Pantana forse è la più disastrata, consideriamo che per raggiungere il cimitero c’è ancora il brecciolino, la stessa Posticciola, che ha vissuto un più fortunato sviluppo, ha ugualmente un territorio non del tutto bonificato a ridosso del lago e a Vallecupola le strade e il borgo sono da mettere in sicurezza.
Sono d’accordo sul fatto di partecipare ai bandi ed utilizzare fondi pubblici – prosegue la consigliera – ma vanno spesi su cose mirate, è importante avere ricadute a lungo termine. Vanno fatti investimenti utili allo sviluppo generale e ai bisogni del cittadino”, insomma una opposizione tenace ci sarà (ci tiene a precisare la Bianchi) con lo scopo di divenire stimolo, spronare questa maggioranza verso una crescita ragionata e inclusiva dell’intero territorio comunale. Soprattutto a favore delle frazioni sono numerose le mozioni già presentate.
Le frazioni devono essere considerate perché sono parte integrante del territorio – prosegue – in particolare a Pantana va risolto il problema della accessibilità nel cimitero e a Vallecupola della sicurezza ed accoglienza, anche in visione di uno sviluppo turistico. Considerando che è una frazione isolata sono necessarie videocamere di sorveglianza, si sono verificati diversi furti in case disabitate ed è giusto difendere beni di valore o semplicemente affettivi, inoltre va curata la manutenzione dei giardini pubblici e del verde in generale, è il minimo sindacale che un territorio possa pretendere per mostrarsi un po’ decoroso, infine c’è il discorso del bagno pubblico, per una frazione dove non esiste un bar, o un ristorante che ti consenta di utilizzare i servizi, installarlo è un atto dovuto. Richiesto anche l’acquisto di ulteriori giochi per bambini”.
Per Rocca invece, ma il discorso si dovrà estendere a tutto il territorio, una mozione chiede il passaggio dal GPL al metano: ”C’è un risparmio economico, meno inquinamento e pericolo in caso di fughe. Si parla tanto di green ma a Rocca Sinibalda siamo ancora nell’Ottocento con il GPL, mentre reti di metanizzazione sono già in essere nei comuni limitrofi”. Temi che saranno affrontati nel corso della settimana prossima, il consiglio comunale è stato infatti fissato il 21 di luglio”.