Masterclass e spettacolo con Eugenio Barba e Julia Varley: così inizia – dal 7 al 9 luglio a Fara in Sabina (Rieti) – il FLIPT – Festival Laboratorio Interculturale di Pratiche Teatrali del Teatro Potlach, diretto da Pino Di Buduo, che ha il sostegno della Regione Lazio e della Fondazione Varrone, e il patrocinio della Provincia di Rieti e del Comune di Fara Sabina, e che si concluderà sabato 15 e domenica 16 luglio con il grande spettacolo “Città invisibili”.
Arrivano dalla Danimarca con un bagaglio leggero: quello che si raggiunge dopo aver scritto un pezzo importante della storia del teatro (tra Oriente e Occidente) del XX secolo. Allievo di uno dei più grandi teorici del teatro contemporaneo – il polacco Jerzy Grotowski – e fondatore dell’Odin Teatret di Holstebro (1964), Eugenio Barba ha saputo sviluppare temi e forme del teatro grotowskiano – come il rivoluzionario rapporto tra attore-spettatore, nel quale il secondo partecipa al processo creativo del primo – e al contempo sganciarsi da una dimensione misticheggiante per riportarla in una sfera legata alla terra, alla società, alla socialità, a una “cultura senza confini”.Fautore di un teatro che riconosce la sua identità nel training, ossia nella costante ricerca delle proprie peculiarità fisiche ed espressive (dell’individuo e del gruppo), considera lo spettacolo come un momento di scambio. La sua vita teatrale è stata ricerca e il suo teatro è divenuto terreno da indagare per altri grandi studiosi: tra questi il professore emerito dell’Università dell’Aquila Ferdinando Taviani, critico dell’Odin Teatret.Teatro che si è sviluppato come una micro-società, l’Odin ha visto arrivare e crescere straordinari attori. Tra questi Julia Varley: interprete capace di generare negli occhi di chi osserva trance emotive che portano fuori dagli schemi ordinari.
Oggi un punto di riferimento per le nuove generazioni che hanno bisogno di avvicinarsi a radici così salde che sanno infondere il sapore dell’arte.A questo servono masterclass e laboratori: a sperimentare pratica e teoria in un rapporto diretto che sa trasmettere quel bagaglio divenuto leggero dopo aver scritto con fatica e sudore un pezzo di storia del teatro e della cultura internazionale. Sono i luoghi dell’incontro e del dialogo.
Nel dicembre 2022, l’Odin ha presentato il suo ultimo spettacolo “Tebe ai tempi della febbre gialla”. L’attività teatrale si è fermata ma non il loro insegnamento. E sarà straordinario ripercorrere con loro, il regista Barba e l’attrice Varley, quest’ultima tappa con lo spettacolo “Ricordando Tebe” che – venerdì 7 luglio alle ore 19 presso il Teatro Potlach – apre in assoluto il Festival. Uno spettacolo che parla di Eros in termini di amicizia e tenerezza, affetto e solidarietà, simpatia e stima: tre storie grottesche, dolorose ed emblematiche che provengono dalla quotidianità del presente e dalle tenebre del mito.
Il programma:
MASTERCLASS con Eugenio Barba e Julia VarleyVenerdì 7 luglio |Ore 19 “Ricordando Tebe” work in progress con Julia Varley. Regia Eugenio Barba. Sabato 8 luglio | Dalle ore 10 alle 13 Esempi di montaggio teatrale con Eugenio Barba e Julia Varley| Dalle ore 15 alle 19 Montaggio teatrale e montaggio cinematografico con Eugenio Barba, Julia Varley, Pino DiBuduo e Stefano Di Buduo|Ore 21 Proiezione di un film di Stefano Di Buduo sull’Odin Teatret Domenica 9 luglio | dalle 10 alle 12 Dialogo con esempi pratici tra Eugenio Barba, Julia Varley e partecipanti