“18 agosto, ore 6.28: il signor Massotti, dedito al suo jogging mattutino, nel parco donato da Mussolini ai cittadini romani verso la fine degli anni venti, Villa Sciarra, fa un ritrovamento raccapricciante: un corpo privo di vita e orribilmente straziato e mutilato, si manifesta ai suoi occhi.Il corpo, o meglio quello che ne era rimasto, era stato impalato vicino ad un albero presso un villino. Solo il busto era stato conficcato, e la punta a forma di cavalletto a costa tagliente era stata fatta penetrare dai genitali, resi totalmente indistinguibili dalla grandezza della ferita. Gli arti invece erano stati recisi. La testa della vittima era quasi irriconoscibile, tumefatta dai colpi ricevuti. Era poggiata per terra a fianco al busto penzolante. I due occhi erano chiusi e gonfi come delle palle da tennis mentre la bocca con la lingua penzolante emanava dolore, incomprensione e terrore.
Purtroppo, non sarà l’unico. Altri efferati delitti saranno i protagonisti di una calda estate e coinvolgeranno il commissariato di Monteverde, trascinando il commissario e il suo vice fino in Corsica. Un filo conduttore accomuna gli omicidi: l’utilizzo di strumenti di tortura risalenti ad epoca medievale; la presenza di alcune formule che infittisce il mistero; il ritrovamento nello stomaco delle vittime di una insolita moneta sulla quale è inciso un pesce e la drammatica scoperta che gli omicidi fossero ripresi da una telecamera.
FORMULE MORTALI è un noir degno di questo nome, caratterizzato da una struttura suggestiva, da una scrittura fluida, veloce e chiara, con una narrazione a tratti spietata nei particolari ma altamente coinvolgente, e grazie all’utilizzo di capitoli brevi la suspense si mantiene viva fino al sorprendente finale, François Morlupi (Roma, 1983), italo-francese, lavora in ambito informatico in una scuola francese di Roma. Grande appassionato di gialli in generale e in particolare di quelli scandinavi, di storia contemporanea e di film coreani.