In risposta all’interrogazione a firma Carlo Ubertini del gruppo PSI-NOME Officina Politica-Rieti in Salute, il Comune di Rieti richiede integrazioni alla valutazione di impatto ambientale del progetto di raddoppio dell’acquedotto del Peschiera, ma ancora non è scongiurato il rischio per il Velino. Chiediamo che la maggioranza convochi un Consiglio urgente e pretenda il dibattito pubblico sulla questione.Il gruppo di minoranza chiedeva se il Comune di Rieti avesse reso od intendesse rendere determinazioni in merito al Progetto di raddoppio dell’acquedotto Peschiera entro i termini del 29/03/2023. Il Comune, a seguito della interrogazione, ha integrato la richiesta fatta a febbraio e che riguardava solo aspetti urbanistici, con la domanda formulata adesso: “è stata considerata anche la Valutazione di Impatto Ambientale del prelievo idrico?”Questo lo fa con un secondo documento – indirizzato, oltre che ad ACEA Ato 2, anche per conoscenza al Ministero dell’Ambiente/Commissione tecnica PNRR e alla Regione Lazio/Area valutazione di impatto ambientale – in cui si chiede: “Considerato che le opere di derivazione di acque superficiali ed opere connesse che prevedano derivazioni superiori a 200 litri al secondo o di acque sotterranee che prevedano derivazioni superiori a 50 litri al secondo sono soggette a verifica di assoggettabilità di competenza delle Regioni (così come disposto dall’allegato IV alla parte seconda del D.Lgs 1520/2006, punto 7, lettera d), si chiede se tale adempimento sia stato effettivamente assolto
Auspichiamo che questa ultima richiesta di integrazione sia sufficiente a riaprire la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) presso il Ministero dell’Ambiente e, di conseguenza, anche la Conferenza di Servizi aperta da ACEA.
Infatti, come illustrato in occasione dell’assemblea pubblica dello scorso 23 marzo organizzata dalle associazioni PosTribù, Balia dal Collare, Cittadinanzattiva e ARCI, solo così si potrà ancora sperare di apportare le opportune correzioni al progetto.Come gruppo di minoranza continueremo ad attenzionare la questione e chiederemo di portarla in consiglio comunale per una più ampia discussione e di avviare il dibattito pubblico previsto dalla norma per le opere strategiche, in modo che si arrivi a un parere motivato definitivo che scongiuri il rischio di una diminuzione della portata del fiume e il conseguente rischio di depauperare una risorsa preziosa per tutto il nostro territorio.