“La nuova scuola Sacchetti Sassetti va costruita in fretta e va costruita bene, tenendo peró in considerazione le criticità e le opportunità che un nuovo plesso scolastico può generare sul tessuto urbano e sociale di una città. Invece oggi, dopo 9 mesi di assoluto silenzio l’assessore Rositani, con la scusa della presa d’atto di una convenzione con alcuni proprietari di terreni che permetterà al Comune solo di fare i primi sopralluoghi nelle loro aree di proprietà, porta in consiglio un atto che produrrà soltanto perdita di ulteriore e prezioso tempo per la costruzione del nuovo edificio scolastico già finanziato dal Commissario al Sisma Legnini.
I fondi della ricostruzione post sisma, come anche quelli derivanti dal PNRR, sarebbero la migliore opportunità, non per ottenere i soldi e spalmarli a casaccio, ma per capire il territorio, i suoi abitanti e i loro problemi dando vita così a risposte programmate, condivise e serie. Ma sul tema dell’edilizia scolastica, così come su tutte le altre problematiche che necessitano la benché minima programmazione l’assessore Rositani è completamente latitante.
Già 2 anni fa, senza essere ascoltati, per la zona delle Porrara avevamo sottolineato come fosse necessaria una progettazione unitaria dell’intero comprensorio.Oggi dunque, dopo tanto silenzio, la Giunta Sinibaldi presenta una nuova proposta priva di una qualsiasi progettualità, che favorisce alcuni a discapito di altri e che non ricalca nemmeno quanto già votato con il Piano quadro approvato dalla maggioranza di centrodestra con la delibera n.15 del 2021 (dove veniva indicato l’ambito 5 e non il 3 come quello deputato all’edilizia scolastica) e che, invece di tagliare i tempi di realizzazione, allontanerà ancora di più l’edificazione della nuova scuola. Abbiamo proposto alla maggioranza l’utilizzo di uno strumento più immediato, quello dell’esproprio delle aree in cui costruire la scuola, che velocizzerebbe la costruzione senza creare disparità fra i cittadini proprietari delle aree vicino le quali sarebbe costruita la scuola rispetto a quelli non interessati dall’operazione, ma non abbiamo ricevuto risposta.Rieti ha bisogno di scuole sicure, nel modo più trasparente e veloce per ottenerlo e senza creare discriminazione fra cittadini”.
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