European Consumers: “A Cittaducale si potano alberature urbane senza seguire strategie e linee guida nazionali”

“Il 20 marzo 2019 il presidente di European Consumers ha svolto un Corso di aggiornamento per la gestione degli alberi in ambiente urbano rivolto al personale addetto al verde del Comune di Cittaducale che verteva su materie quali: botanica, ecofisiologia, potatura e patologia forestale. Tale corso si rese necessario a seguito di interventi di capitozza che negli anni precedenti avevano portato gli alberi a contrarre numerose patologie forestali fin a comprometterne la stabilità con gravi rischi in caso di forti venti. Il corso di aggiornamento per la gestione degli alberi in ambiente urbano fu ospitato dal Palazzo della Comunità, sito in piazza del Popolo a Cittaducale, alla presenza dei membri della Giunta comunale diretta dal sindaco Leonardo Ranalli.

Durante l’evento furono proiettate delle slide esplicative dal docente Marco Tiberti (presidente di European Consumers). Al corso seguì un esame scritto a risposta multipla/discorsiva, un esame orale e in campo (intervento di potatura delle alberature urbane), con rilascio di attestato di frequenza.

Come evidenziato durante le lezioni la potatura di alberi adulti, sani e correttamente allevati in forma “libera”, si deve limitare a leggeri interventi manutentivi e all’eliminazione delle parti secche.

Potature drastiche, che asportino più del 30% della superficie fogliare su un singolo ramo, favoriscono l’insorgenza della “carie del legno” e l’indebolimento delle radici, non più sufficientemente nutrite dalla parte aerea: sono pertanto giustificabili solo in caso di alberi instabili o pericolosi, o già danneggiati in passato, da mantenere leggeri per sicurezza.

Quindi il personale addetto alle potature e la Giunta comunale erano ad oggi ben formati per effettuare una corretta gestione del verde pubblico, che escludesse in modo categorico il ricorso al taglio di capitozza o all’abbattimento di alberi che non fossero gravemente malati o rappresentassero un effettivo rischio per cose e persone.

Si ricorda che nel 2013 è entrata in vigore in Italia la Legge n. 10 del 14 gennaio 2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”12 che rappresenta riferimento normativo nazionale in tema di verde urbano, sia pubblico che privato. La legge 10/2013 affida alle amministrazioni comunali e agli enti territoriali competenti importanti responsabilità in materia di gestione e pianificazione degli spazi verdi per il miglioramento della qualità della vita nelle città, e anche in materia di tutela degli alberi monumentali (art. 7), ritenuti di notevole interesse pubblico grazie ad una modifica al Codice dei beni culturali e del paesaggio.

Secondo la Strategia Nazionale del Verde Urbano2 filari alberati e parchi lineari hanno un ruolo strategico nelle aree edificate per la rimozione degli inquinanti e la mitigazione climatica oltre che per la qualificazione paesaggistica e dovrebbe essere cura delle Amministrazioni locali mantenerle in buona salute ed espanderle ovunque sia possibile.

Nelle Linee guida per la gestione del verde urbano pubblicate dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (attualmente Ministero per l’Ambiente e lo Sviluppo Energetico)3 si afferma chiaramente che le capitozzature e i tagli eccessivi sono le principali cause delle cattive condizioni in cui versano molti alberi ornamentali. La capitozzatura è quindi un’operazione che deve essere evitata ogni volta che sia possibile.

Eppure in questi giorni, con la Giunta composta dagli stessi assessori guidati dal sindaco Ranalli che hanno assistito alle Lezioni, sono stati realizzati interventi di capitozza su piante di tiglio. Come già avvenuto in passato, al danno visivo (portamento dell’albero) seguirà il danno meccanico con attacco di afidi e conseguenti melate che cadranno sulle panchine sottostanti, non più ombreggiate dalla calura di estati sempre più torride. Non bastasse a questi interventi si segnala addirittura l’abbattimento di diversi alberi che non presentavano patologie rilevanti e apparivano del tutto in buona salute, con impatto notevole sul paesaggio e sul microclima locale.

Secondo l’art. 7 n. 10 della Legge del gennaio 2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” abbattimenti, modifiche della chioma e dell’apparato radicale possono essere effettuati solo per casi motivati e improcrastinabili, dietro specifica autorizzazione comunale, previo parere obbligatorio e vincolante dei Carabinieri Forestali (all’epoca dell’approvazione della legge Corpo Forestale dello Stato).

Va ricordato che sono considerati monumentali oltre che gli alberi vetusti anche i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani; gli alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private.

Secondo il Consiglio di Stato, deve essere confermato l’orientamento (ex multis Cons. Stato, V, 22 marzo 2016, n. 1189) in base al quale solo a fronte di una puntuale rappresentazione della situazione di grave pericolo attuale che minacci l’incolumità dei cittadini potrebbe giustificarsi l’eccezionale deroga al principio di tipicità degli atti amministrativi ed alla disciplina vigente, attuata mediante l’utilizzazione di provvedimenti extra ordinem.

European Consumers APS

(Per qualsiasi replica la redazione di Rietinvetrina è a disposizione).


Legenda

1 Legge 14 gennaio 2013, n. 10 Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani. https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2013;10

2 Strategia Nazionale del Verde Urbano https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/comitato%20verde%20pubblico/strategia_verde_urbano.pdf

3 Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile. https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/comitato%20verde%20pubblico/linee_guida_finale_25_maggio_17.pdf