Le iscrizioni al registro imprese rilevano un dato complessivo di 14818, con 714 iscrizioni e 1557 cancellazioni. Quest’ultimo dato va depurato delle 714 cancellazioni d’ufficio, frutto dell’attività di revisione dell’albo effettuata nel 2022.
Il saldo, imprese iscritte imprese cancellate non d’ufficio, risultà perciò positivo di 67 unità, + 0,45% rispetto al 2021.
A determinare il risultato positivo è il dato delle imprese non classificate (+203), mentre gli altri settori o restano stabili, con percentuali di variazioni poco rilevanti, oppure subiscono decrementi significativi.In particolare la maggiore perdita si registra nel settore del Commercio al dettaglio e all’ingrosso (- 42), seguono l’Agricoltura, Silvicoltura e pesca (-39), le Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-19) e le Attività manifatturiere (-17).
Nessun incremento significativo si registra tra le attività classificate.I dati ci restituiscono un quadro del sistema imprenditoriale non particolarmente confortante almeno per quanto riguarda i settori tradizionali. Il dato delle imprese non classificate avrebbe bisogno di un’indagine qualitativa per essere interpretato. Forse si troverebbero indicatori di una economia che sta cambiando e di un sistema imprenditoriale che si adegua dando vita a imprese non tradizionali. Ma è solo una ipotesi.
