Dopo l’ultima performance del Sindaco che è riuscito persino a negare di aver richiesto, prima la mobilità e poi il comando, di una dipendente di altro comune, nonostante la pubblicazione, da parte nostra, dei relativi documenti da lui stesso firmati, non ci sorprende in alcun modo la presa di posizione ed i termini vacui utilizzati dall’Assessore Mariantoni nel rispondere al nostro comunicato.
L’Assessore però dovrebbe far seguire alle sue esternazioni ad effetto anche contenuti diversi, rispetto a quelli che abbiamo già evidenziato. E’ del tutto evidente che, presa più dall’impeto della risposta, con il consueto sproloquio da lesa maestà, non si è probabilmente resa conto che ha sostanzialmente confermato quanto dai sottoscritti consiglieri portato puntualmente a conoscenza dei cittadini.
L’Assessore Mariantoni, affermando che anche in altre strutture residenziali viene chiesto ai ricoverati l’indennità di accompagnamento, confonde il ruolo che dovrebbe avere un’Amministrazione Comunale e le prerogative pubbliche e sociali che la contraddistinguono da quelle che, invece, ha qualsiasi altra struttura privata intenta a trarre economicamente un utile dall’attività esercita.
Il Comune di Rieti, come qualsiasi altro ente di prossimità, persegue il benessere dei cittadini ed è attento ai risvolti sociali che operazioni del genere, come quella scientemente studiata a tavolino da questa Giunta, potrebbero determinare.
Questo non vuol dire affatto che l’ente deve offrire, sempre e in ogni caso, dei servizi “in perdita” ma è inevitabile e, anzi, socialmente auspicabile che alcuni di essi inevitabilmente lo siano. Diversamente dovremmo ripensare il ruolo pubblico delle amministrazioni comunali. E per quel che ci riguarda non è assolutamente così, così come non dovrebbe esserlo per una coalizione di sinistra che ha fatto dell’attenzione al sociale e alle fasce più deboli il proprio cavallo di battaglia durante la passata campagna elettorale.
Sa l’Assessore che durante la scorsa settimana cinque ospiti hanno lasciato la struttura di Via Riposati, e altri quattro sono in procinto di farlo in questi giorni, per timore di pagare non tanto e non solo l’aumento della retta ma di dover corrispondere gli arretrati dal 1 gennaio dello scorso anno, con un esborso per ogni degente di qualche migliaio di euro?
Né è al corrente o fa finta di non sapere. E’ sicura che le richieste di nuovi ingressi presso l’ex-Manni riescano a compensare il numero di coloro che emigreranno verso altre strutture, dopo che questi ultimi sono venuti a conoscenza delle nuove tariffe? Peccato Assessore, che nel bilancio 2014, almeno nella relazione previsionale e programmatica messa a disposizione dal suo collega Degni, non ci sia traccia alcuna del le risorse messe a disposizione delle categorie più deboli per l’integrazione delle rette.
E’ la dimostrazione che, all’interno della Giunta di cui Lei fa parte anche se in posizione minoritaria visti i tagli subiti dal suo Assessorato, la mano destra non sa bene cosa faccia la sinistra. Lo è per i Servizi Sociali, per l’Urbanistica, per il Mattatoio, per l’Asm, per gli incarichi e le consulenze, per i fondi europei. Preferisce che ci fermiamo qui o, a lei piacendo, potremmo tranquillamente andare avanti.
Lo dichiarano i consiglieri comunali Sebastiani della Lista Civica Rieti che Sviluppa, Cascioli del Gruppo Misto e Festuccia della Lista Civica Città Nuove.