La discussione del prossimo Bilancio Previsionale del Comune di Rieti riproporrà inevitabilmente lo snodo vitale della lotta all’evasione e del relativo recupero delle ingenti somme non versate nelle casse municipali. Giusto e doveroso in ogni caso, ma ancora di più se si considera che la cifra in questione supera i 9 milioni di euro di evasione, così suddivisa:
EVASIONE ICI (aree fabbricabili ed ICI ordinaria) Periodo 2009: recupero previsto dal Comune di Rieti 2,3 milioni di euro, entrata effettiva 150.000 euro, per un saldo negativo di 2,15 milioni di euro;
Periodo 2003-2008 (aree fabbricabili ed ICI ordinaria) recupero previsto 5,462 milioni di euro, entrata effettiva 850.000 euro, per un saldo negativo di 4,612 milioni di euro.
Totale generale dell’evasione ICI 6,762 milioni di euro.
EVASIONE TARSU Periodo 2009: recupero previsto 500.000 euro, entrata effettiva 42.000 euro, per un saldo negativo di 458.000 euro;
Periodo 2004-2008 recupero previsto 2 mln di euro, entrata effettiva 134.000 euro, per un saldo negativo di 1,866 mln di euro.
Totale generale dell’evasione TARSU di 2,324 mln di euro.
EVASIONE COMPLESSIVA tra ICI e TARSU 9,086 mln.
Si evince dai dati forniti che il livello raggiunto di evasione è ormai insopportabile, mai difatti raggiunto negli ultimi 15 anni, specie se questa voce rappresenta un elemento fondante dello stesso Bilancio Comunale.
Che sia un tema estremamente delicato appare evidente, quindi, dalle stesse cifre, così come voglio sperare che non sia in discussione la volontà dell’Amministrazione Comunale a porre finalmente in essere ogni strumento per ridurre una forbice al momento troppo sbilanciata a favore di chi evade e, quindi, insostenibile per la maggior parte dei cittadini. Ma è proprio sulla problematica dello strumento da adottare che inizia a sorgere qualche sospetto, se si considera che l’organismo preposto al recupero, o perlomeno ad attuare le linee guida degli incassi, risulta essere in chiaro deficit di personale. Infatti, l’Ufficio Tributi del Comune di Rieti sino a tre anni fa, risultati a parte, era costituito da 27 unità lavorative, oggi lo stesso ufficio è sceso a 10 unità a tempo indeterminato (una in maternità ed un’altra part-time), più due unità precarie/part-time.
Ogni commento credo sia superfluo, se si considera che sono appunto tre anni che, nonostante il frenetico turn over fatto registrare negli uffici comunali nel versante occupazionale, nessuno sembra abbia mai pensato a rimpinguare un settore così strategico per l’economia municipale.
Una semplice dimenticanza? Una falla nel sistema organizzativo del personale? Qualcos’altro? Di certo sarebbe (forse) azzardato pensare ad una specifica volontà, ma siccome, andreottianamente parlando, a pensare male ci si può anche azzeccare, chissà…
L’invito, forte e deciso, che, in fase di discussione del Bilancio Previsionale 2010, farò in Consiglio Comunale al Sindaco ed all’Assessore competente non potrà essere che quello di costituire una task-force qualificata, presso lo stesso Ufficio Tributi, che si occupi esclusivamente ed effettivamente del recupero delle somme evase. In tal modo si potrà ottenere davvero la più forte attenuazione possibile di un fenomeno tanto deprecabile, come appunto l’evasione, e nello stesso tempo garantire un beneficio e le condizioni base per la riduzione delle tasse ai cittadini onesti di Rieti.