CASCIANI DELLA UIL: PER BRUNETTA I BAMBOCCIONI VALGONO 500 EURO

Alvise Casciani UIL

In Italia ci sono circa sei milioni di giovani tra i 20 e i 30 anni che vivono in casa con i genitori, anche perchè il 70 per cento di quelli che hanno un lavoro (il più delle volte precario) non hanno la possibilità, anche volendolo, di vivere da soli.

E’ anche vero, afferma Alvise Casciani  Segretario Organizzativo della UIl, che i ragazzi (e parlo di quelli fortunati) che hanno un lavoro, difficilmente superano i mille euro di stipendio al mese. Il lavoro poi è spesso precario, pagato poco, con totale incertezza sulla sua durata e continuità. Il problema è quindi nella mancanza di opportunità lavorative qualitativamente dignitose per i giovani che si affacciano sul mercato del lavoro.

Ma il Ministro Brunetta conosce il valore di 500 euro ?.
A Roma, Milano, Napoli, Palermo,  è quasi impossibile trovare, non dico una casa, ma anche una stanza in un appartamento a meno di 500 euro al mese, più le spese condominiali. La casa per viverci da soli, anche il monolocale, si affitta dai 600 euro. Bisogna poi mangiare, pagare le bollette, vestirsi e fare tutte quelle spese che il risicato stipendio non riesce mai a coprire integralmente.

Per fortuna ora arriva il super-ministro Renato Brunetta che affronta il problema per le corna: per prima cosa striglia questi mammoni fannulloni, chiamandoli “bamboccioni”, poi li aiuta concretamente offrendo pochi spicci, troppo pochi per sopravvivere dignitosamente fuori di casa. “Mandiamo i bamboccioni fuori di casa” tuona il ministro, aprendo il portafoglio e dando un qualcosa che assomiglia più a un’elemosina che a un aiuto concreto.

Evidentemente Renato Brunetta vive distaccato dalla realtà, ignora la sociologia della famiglia e soprattutto non campa con 500  euro al mese. Inoltre il Ministro non ha capito che non è con i proclami,  ma con gli aiuti concreti che si può aiutare una generazione che spesso è “bambocciona” per necessità e soprattutto mancanza di lavoro.

L’autonomia dei giovani conclude Alvise Casciani,  non va predicata con i proclami  ma va resa possibile con giusti interventi che creino opportunità di lavoro stabile ed una prospettiva sicura per il futuro.