SEL: SHOAH, ANCHE IL REATINO SI CONTRADDISTINSE NEL SALVARE VITE INNOCENTI

Giornata della memoria 2012

“Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita ed il bene, la morte e il male….scegli dunque la vita….”
Deuteronomio 30,15 e 19

Il 27 gennaio del 1945 le truppe dell’Armata Rossa aprirono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Lì come  in tutti gli altri campi di sterminio, creati dalla Germania nazista, la mostruosità e la ferocia umana non conobbero limiti: un’orgia omicida senza eguali portò alla morte di  milioni di Ebrei e non solo, la Shoah. In Italia soltanto, durante l’occupazione tedesca, su una popolazione di circa 33.300 Ebrei 8869 furono deportati nei campi di concentramento. Di essi ne  perirono 7860.
Circa 300 furono uccisi sul suolo italiano.

Il numero degli Ebrei deportati ed uccisi sarebbe stato molto più alto  se molti uomini e donne, esponendosi in prima persona e mettendo a repentaglio la propria vita, non si fossero prodigati per metterli in salvo, nutrirli,vestirli,ospitarli. Atti di grande eroismo di perone semplici che difesero il valore e la dignità dell’uomo in un periodo di barbarie.

A questi uomini, che si adoperarono in Italia ed in tutta Europa per proteggere gli Ebrei, Israele ha dato una collocazione particolare nella storia dell’umanità, attribuendogli  il riconoscimento di “Giusti tra le Nazioni”. A loro è dedicato il viale che conduce al più grande memoriale per le vittime della Shoah, eretto sulle colline di Gerusalemme.

Fino al 1999 sono stati riconosciuti circa diciassettemila “Giusti fra le Nazioni”, di cui  circa 400  italiani. Essi rappresentano un modello educativo: scelsero di comportarsi in modo diverso di fronte agli omicidi, alle violenze, all’indifferenza,al silenzio, al collaborazionismo.

Sono un esempio di come costruire una società che si basi su valori umani come la tolleranza,la solidarietà,il rispetto reciproco che poi rappresentano gli elementi fondanti di una democrazia. Essi, rischiando di essere uccisi  scelsero il bene e salvando anche la vita di una sola persona ”è come se avessero salvato il mondo intero”.

A loro ed alle tante vittime delle barbarie nazi-fasciste, nella Giornata della Memoria che cade il 27 Gennaio,vada il ricordo e la riconoscenza per quello che seppero fare e per quello che  rappresentano. I loro sono stati  atti di elevato eroismo il cui valore non è inferiore a quello di quanti combatterono per restituire al nostro Pese ed all’Europa intera la libertà.

Atti spesso oscuri, poco conosciuti ed a volte dimenticati: un esempio tra i tanti, nella nostra Provincia medaglia d’argento alla Resistenza, si ritrova a Corvaro di Borgorose : cinque bambini ed i loro genitori  furono ospitati e messi in salvo da alcune famiglie del posto. Per quanto fecero, nel 1994 in una cerimonia tenutasi al Campidoglio, ai loro eredi è stata attribuito il riconoscimento di “Giusto fra i Giusti”. Di quella cerimonia rimane  una testimonianza scritta, conservata presso il Comune di Borgorose.