Domenica 20 novembre, ore 17, presso il Teatro Comunale di Salisano andrà in scena la restituzione della residenza dell’autrice e drammaturga Rosalinda Conti intitolata “Tutte le persone vive”.
“Tutte le persone vive” è la prima restituzione scenica di drammaturgia realizzata in Bassa Sabina dalla Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina.
La residenza artistica della drammaturga Rosalinda Conti si è realizzata presso i comuni di Poggio Mirteto e Salisano , svolgendo, con la presenza del tutor Ferdinando Vaselli, anche una serie di incontri di scrittura dedicati agli studenti della Scuola secondaria di primo grado dei plessi di Poggio Mirteto e Montopoli e della Scuola primaria del plesso di Salisano.
La restituzione consisterà in una lettura teatralizzata del progetto realizzata dall’interprete Giordana Morandini e accompagnata da interventi della drammaturga e del tutor; in una seconda fase il dialogo sul progetto si aprirà agli spettatori presenti per intraprendere uno scambio che possa essere proficuo per il progetto di studio e ricerca dell’artista e per gli spettatori che attivamente partecipano con le loro opinioni e riflessioni al lavoro svolto.
“Il processo di scrittura di un testo teatrale -come quello di un qualunque altro testo artistico- è un lavoro di cui a volte si sottovaluta l’artigianalità. Il percorso che porta al compimento di un testo attraversa alterne vicende, da momenti di totale deserto creativo ad attimi di ispirazione luminosa, e sebbene la scrittura si serva di una materia prima fragile più del cristallo -l’umano-, provo sempre a tenere a mente che il mio lavoro funziona come molti altri lavori artigianali: pazienza e cesello. E, certamente, fiducia. Durante la restituzione pubblica l’attrice Giordana Morandini leggerà alcuni brevi estratti del testo a cui stiamo lavorando -un monologo che si intitola Tutte le persone vive-, poi insieme al tutor artistico Ferdinando Vaselli vorremmo instaurare un confronto che sia il più possibile uno scambio reciproco intorno al tema della scrittura teatrale.” [Rosalinda Conti]