Quanto costa e quanto incide mediamente sulle tasche delle famiglie l’affitto di un appartamento in città? Alla domanda risponde il Servizio Lavoro, Coesione, Territorio della Uil che ha calcolato i costi medi per un appartamento di 100 metri quadrati, accatastato come abitazione civile (A/2), ed economica (A/3), ubicato in zona semi centrale delle città capoluogo di provincia, elaborando poi i valori medi delle locazioni dell’Agenzia delle entrate.
“Nel dettaglio della nostra città – spiega Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina Romana – il canone medio mensile corrisponde a 463 euro, che equivale a un costo annuale di 5550 euro, incidendo sul budget familiare delle persone per il 17,1 per cento”. Percentuali molto simili le ritroviamo a Palermo e Cosenza, dove la spesa annuale è di 5580 euro oppure a Cesena dove l’affitto annuale fa arriva a 5700. Nulla, se confrontato alle grandi città italiane: a Roma il canone di locazione incide sul budget familiare per il 52.4 per cento, vale a dire quasi 17mila euro annui per l’affitto di un appartamento, mentre a Milano la spesa annuale è di 16200 euro con una incidenza sulle risorse familiari pari al 50,3 per cento.
“Escludendo Roma – prosegue l’esponente sindacale – la provincia del Lazio più cara è Frosinone con un costo medio mensile di 715 euro e una spesa annuale di oltre ottomila euro. Fuori dai confini regionali, ma in città a noi molto vicine le spese medie sono più basse, rispetto a Rieti. E’ il caso di Terni, dove un appartamento in affitto vale mediamente 388 euro e una spesa annuale di 4650, e di L’Aquila, dove le persone sborsano ogni anno 5160 euro, pari a un costo mensile di 430 euro”.
“Stiamo parlando di cifre – conclude Paolucci – che unite ai rincari delle bollette di energia elettrica e del gas, alla spesa quotidiana nei supermercati, stanno rendendo la vita sempre più complicata ai lavoratori, ai pensionati”. Non a caso la Uil – con la segretaria confederale Ivana Veronese – torna a chiedere con tutte le sue forze la necessità di adeguare i salari e le pensioni al costo reale della vita. E al nuovo governo chiede di introdurre risorse sufficienti per un piano di medio e lungo periodo che incrementi in modo redazione consistente gli alloggi di edilizia residenziale pubblica.