“Una manciata di voti: appena 359 preferenze, appena 105 in più rispetto a quanto ottenuto alla Camera dei Deputati, dove però non c’era lei a fare da traino. Troppo poco se si considera che l’attuale coalizione non ha raggiunto nemmeno il 40 per cento dei voti rispetto alle consultazioni del 2019, quando fu confermata sindaca per la seconda volta grazie all’egemonia di un partito che negli anni ha riscosso più consensi di tutti nella storia democratica del paese. Con la signor Sindaca Silvia Boccini il Partito Democratico ha toccato il punto più basso – dice Paolo Dionisi, consigliere di minoranza per Destra Sociale in Fratelli d’Italia.
Voci di corridoio, ammiccamenti e dissensi telematici aleggiano tra i consiglieri, il malumore della popolazione per una paralisi amministrativa ormai annosa, completano un quadro per cui sembra che Boccini non abbia più il controllo da tanto tempo. Boccini è ormai in ginocchio, non sostenuta da tutta la sua base. Una candidatura calata dall’alto, come tappabuchi, sia chiaro, ma non del tutto digerita in
seno al Partito Democratico locale. Non credo che il nostro primo cittadino mangerà il
panettone. forse perché non è stata in grado di mantenere le promesse che l’avevano portata a chiedere e ottenere la ricandidatura all’allora segretario Sandro Lancia. Ma a Cantalice, dove la sinistra è di casa, sembra non bastare più la solita manfrina delle promesse e dei ricatti. E’ così che brucia il dissapore nella testa e nelle vene dei militanti. Per questo ho chiesto di inserire in extremis nell’imminente consiglio di Ottobre un
punto all’ordine del giorno dove discutere della disfatta elettorale. Forse la signor sindaca sperava nell’aiuto dei militanti della destra?”
Paolo Dionisi