Nell’immaginario collettivo la figura del medico reumatologo viene spesso associata ad una popolazione non più giovanissima. In realtà anche i bambini possono soffrire di malattie reumatologiche, alcune delle quali possono portare ad una sofferenza di mesi ed anni prima che venga fatta la corretta diagnosi e prescritta un’adeguata cura.
Il nuovo Ambulatorio di Reumatologia Pediatrica della Asl di Rieti, attivato lo scorso luglio presso il Presidio ospedaliero di Rieti (reparto di Pediatria e Neonatologia – blocco A primo piano) si pone l’obiettivo di rispondere alle richieste provenienti dall’utenza e dai Pediatri di Libera Scelta del territorio della provincia di Rieti. Il nuovo serviziosvolge attività clinica e diagnostica garantendo, laddove necessario, un percorso integrato con i Centri di riferimento regionali.
È stato questo il recente caso di una ragazza reatina di 16 anni, indirizzata presso l’Ambulatorio di Reumatologia pediatrica ospedaliero dal proprio Pediatra di famiglia per la presenza da mesi di dolori e tumefazioni osteoarticolari persistenti. Dopo la prescrizione dei primi accertamenti per avviare un inquadramento iniziale, la ragazza ha necessitato di ricovero urgente presso il reparto di Pediatria e Neonatologia del de’ Lellis a causa di un improvviso aggravamento delle condizioni cliniche generale: avviati gli accertamenti laboratoristici e strumentali del caso e visionati i risultati, l’equipe medica del nuovo Ambulatorio specialistico ha iniziato a sospettare un esordio di LUPUS eritematoso sistemico (LES): una malattia cronica autoimmune che può potenzialmente andare a colpire diversi organi ed apparati e, se diagnosticata tardivamente, può compromettere in maniera importante la qualità della vita.
Grazie ad una puntuale e meticolosa attività clinica e diagnostica gli specialisti dell’Ambulatorio pediatrico della Asl di Rieti hanno potuto individuare precocemente la malattia attivando il percorso integrato con il Bambino Gesù di Roma che ha confermato la diagnosi di Lupus e preso in carico la ragazza per il successivo piano di cura.