Personale di Gianni Turina all'interno della Cittadella di Assisi

E’ stata inaugurata martedì 17 dicembre alle ore 17,30 la mostra personale di Gianni Turina negli spazi appositamente allestiti all’interno della Cittadella di Assisi, promossa dalla Procivitate Christiana, nell’ambito di un ampio ed ambizioso programma di attività culturali che la direzione della Cittadella intende realizzare.
La mostra è stata introdotta da Edoardo Passarani, che ne è stato l’ideatore e dal saluto del direttore Antonio Cicero e della presidente della Cittadella Chiara De Luca. Di particolare significato la presenza del sindaco di Greccio Albertina Miccadei, che con il Comune di Assisi ha in corso importanti iniziative progettuali da un punto di vista culturale, turistico e religioso, che ha inteso manifestare a Gianni Turina la gratitudine per il suo impegno e l’apprezzamento per le sue opere alcune delle quali celebrano il francescanesimo nel territorio sabino.
Particolarmente profonde sono state le riflessioni di Mons. Lorenzo Chiarinelli (nella foto con Turina) sulle varie opere esposte contribuendo a costruire un percorso interpretativo scavando nel profondo mistero delle emozioni e delle visioni dell’artista, andando oltre la tradizione analisi dei critici d’arte: “…..Gianni Turina è un artista di Rieti – terra a me cara per natali e patria del cuore -; un pittore e incisore che non avevo avuto modo di conoscere in precedenti stagioni e che ora- con tutta la ricchezza della sua umanità e la profondità del suo sentire – vedo esprimersi con dipinti e incisioni che sono contemporaneamente “descrizioni”, “interpretazioni”, “messaggi”.
“……….Ed ecco che Gianni Turina – con inattesa e non progettata sintonia – si fa carico di esprimere la scoperta della prossimità, la sorpresa dell’amicizia, la pace dell’incontro rivisitando la esperienza spirituale di Greccio con san Francesco estatico e felice in quella notte di Natale del 1223. E Turina sa raccontare la gioia della fraternità come è proposta in tutta l’avventura francescana i cui colori e il cui profumo sono custoditi per sempre in questa terra reatina che per i suoi quattro Santuari (Poggio Bustone, Greccio, Fontecolombo, La Foresta) è chiamata “Valle Santa”.
Nello stesso tempo la intenzionalità e la sollecitazione artistica di Turina invitano a camminare ancora: senza perdere il coraggio, senza abbandonare mai la speranza. Si, camminare sempre: fosse anche con una “pantofola sola”, sotto lo sguardo benedicente di padre Pio da Pietralcina. Il cammino, infatti, quando è solidale annuncia ovunque la pace e il bene nel 2013 come nel 1223.
Gianni Turina, dopo aver illustrato le sue opere, ha ringraziato per l’accoglienza ricevuta auspicando l’attivazione di più ampio programma di relazioni tra Assisi e il territorio reatino. La mostra rimarrà aperta tutti giorni fino al giorno 8 gennaio 2014.