Pubblico in fila fino all’ultimo giorno per la grande mostra su Giorgio de Chirico organizzata dalla Fondazione Varrone a Palazzo Dosi: 12.505 i visitatori totalizzati dall’apertura, in un crescendo di partecipazione e di consensi che ha accompagnato l’esposizione dal suo esordio – il 13 aprile scorso, quando in una sola settimana totalizzò 1.800 presenze – fino a ieri, con quasi 500 persone in un giorno.
Ricchissima era d’altronde la collezione di opere presenti in mostra sia per quantità che per qualità, grazie alla collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e con il Monastero di Santa Filippa Mareri. Il valore dell’esposizione e la campagna di promozione che l’ha accompagnata hanno fatto di Giorgio de Chirico, gli spettacoli disegnati un attrattore formidabile per Rieti.
Il dato della provenienza del pubblico, ricavato da un campione di 6.000 questionari con cui la Fondazione ha monitorato l’andamento della mostra, lo dimostra: il 34% dei visitatori è arrivato da fuori provincia, il 2% dall’estero, il 32% dalla provincia reatina, altrettanti da Rieti.
Intenso anche il lavoro fatto con e per la città: oltre alle aperture straordinarie assicurate nei ponti di Pasqua, 25 Aprile, Primo Maggio, per la Notte dei Musei e per il primo week end di luglio, la Fondazione ha riservato una particolare attenzione alle scuole, con 1.404 tra alunni e studenti coinvolti, e ai bambini. Con Gioca con l’arte anche i più piccoli si sono potuti avvicinare alla pittura metafisica di Giorgio de Chirico, partecipando ai laboratori organizzati in una sala dedicata di Palazzo Dosi.
“Abbiamo condiviso il progetto di questa mostra ideata e voluta dalla precedente amministrazione per valorizzare le tracce del passaggio di Giorgio de Chirico nel reatino e il suo legame con le religiose di Borgo San Pietro – dice il presidente della Fondazione Varrone Mauro Trilli – è stata un’operazione ambiziosa ma “azzeccata”, di cui avevamo colto da subito l’enorme valore sia in termini culturali che per la capacità di attrazione che poi ha dimostrato di avere. E’ opinione comune che Rieti non abbia mai ospitato una mostra così ricca di opere e di contenuti e il gradimento del pubblico e degli operatori ha premiato lo sforzo notevole della Fondazione. Questo ci incoraggia ad andare avanti sulla strada della promozione del territorio attraverso grandi eventi culturali”.