UPI Lazio partecipa alla “Scuola per lo sviluppo sostenibile” promossa da ASVIS

L’UPI Lazio ha concesso il patrocinio e collabora all’organizzazione della ‘Scuola per il Benessere e il Futuro dei Territori’ promossa dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), un’iniziativa di alta formazione, destinata a rappresentanti delle amministrazioni pubbliche locali e funzionari pubblici. La Scuola è organizzata con il contributo della Fondazione Enel e in collaborazione della rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS), della Regione e delle Associazioni regionali delle autonomie locali.

Il percorso formativo affronta i temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale con un’impostazione interdisciplinare e approfondisce i principali strumenti per far fronte alle sfide poste dallo sviluppo sostenibile e dal PNRR. Il programma prevede una prima fase di introduzione all’Agenda 2030 e di analisi di contesto, che vedrà la partecipazione congiunta dei/delle discenti dei territori del Lazio.

La partecipazione ai corsi è gratuita poiché il costo sarà interamente coperto da borse di studio messe a disposizione dalla Fondazione Enel. Le lezioni per il Lazio inizieranno il 6 giugno. Le candidature dovranno essere presentate entro il 1° giugno 2022 in via telematica, attraverso il form di iscrizione online disponibile alla pagina dedicata del sito ASviS: https://asvis.it/scuola-per-il-benessere-e-il-futuro-dei-territori/ .

“I territori – dichiara il presidente di Upi Lazio, Antonio Pompeo – sono i luoghi fondamentali per concretizzare i progetti e le azioni necessarie per la realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Attraverso la partecipazione a questa scuola, intendiamo contribuire a rendere le politiche locali sempre più coerenti con quelle nazionali e quelle europee, ma proseguiamo anche nel percorso di modernizzazione della pubblica amministrazione, consapevoli che lo sviluppo sostenibile rappresenti ormai la base su cui fondare tutte le politiche pubbliche, non solo quelle ambientali. Infine, ma non in termini di importanza, la necessità di formare figure altamente specializzate che, proprio con la sfida del Pnrr, sono assolutamente centrali e indispensabili per la progettazione al fine di attirare risorse fondamentali per i territori”.