Sciopero nazionale della scuola per l’intera giornata di lunedì 30 maggio. Tale è la decisione assunta dai sindacati di categoria al termine della riunione svoltasi questa mattina al Ministero del Lavoro. Non c’è stata alcuna risposta alle richieste di modifica del Decreto Legge 36/2022 avanzate dalle organizzazioni sindacali relativamente alla formazione ed al reclutamento. Tre i punti essenziali su cui è mancata ogni forma di possibile mediazione, hanno affermato i Segretari generali di Flc Cgil,Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams:
a) stralcio completo delle disposizioni di legge che incidono sulla libera contrattazione;
b) individuazione di risorse finanziarie adeguate per procedere al rinnovo contrattuale;
c) stabilizzazione del personale precario che viene enormemente penalizzato dalle nuove regole.
”La rigidità del ministero rispetto alle questioni sollevate non ha lasciato margini, hanno sottolineato Francesco Sinopoli (Flc Cgil), Ivana Barbacci (Cisl Scuola), Pino Turi (Uil Scuola), Elvira Serafini (Snals Confsal) e Rino Di Meglio (Gilda Unams), per questo abbiamo deciso di avviare un percorso di forte protesta, con diverse forme di mobilitazione, non escluso lo sciopero degli scrutini, e di informazione capillare del personale della scuola”. Il prossimo appuntamento sarà quello dei direttivi unitari fissato per venerdì 13 maggio.