EEMS Italia S.p.A. ha stipulato l’accordo di ristrutturazione del debito complessivamente di circa 47,3 milioni di euro, al 30 settembre 2013, per capitale e interessi anche di mora, originatosi in forza del contratto facilities agreement stipulato il 10 maggio 2007 con il pool di banche creditrici composto da: Unicredit, Banca Nazionale del Lavoro, Banca Monte dei Paschi di Siena, UBI Unione di Banche Italiane, Banco Popolare, Royal Bank of Scotland.
Dell’accordo di ristrutturazione del debito così stipulato verrà domandata l’omologazione al competente Tribunale di Rieti, ai sensi e per gli effetti dell’art. 182 bis, primo comma, R.D. 16.3.1942 n. 267 (L. Fall.).
In esecuzione dell’accordo di ristrutturazione, si procederà al rafforzamento patrimoniale di EEMS Italia S.p.A. risolvendo la fattispecie di riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo legale per perdite e di scioglimento della società per la perdita del capitale sociale.
L’Accordo prevede che la Società si impegna a convocare l’assemblea straordinaria della Società per una data non successiva al 31 gennaio 2014, per deliberare:
– l’eliminazione del valore nominale delle azioni della Società;
– la copertura delle perdite riportate sino al 30 settembre 2013 mediante utilizzo di tutte le riserve disponibili di patrimonio netto, mediante integrale utilizzo del corrispondente importo riveniente al patrimonio netto della Società dalla sottoscrizione degli Strumenti Finanziari Partecipativi EEMS convertibili in azioni ordinarie e poi mediante abbattimento del capitale sociale sino all’importo di Euro 1 milione;
– l’emissione, a servizio della Conversione dei Debiti, di massimi n. 99.205.680 strumenti finanziari partecipativi convertibili in azioni ordinarie della, ad un prezzo di emissione, determinato sulla base dei criteri indicati all’Articolo 2441, comma 6, del codice civile, di Euro 0,292620 ciascuno, e così per un controvalore massimo pari a Euro 29,030 milioni con la delibera del correlato aumento del capitale sociale a pagamento e con esclusione del diritto di opzione, a compendio della conversione degli SPF (strumenti finanziari partecipativi);
– l’approvazione del regolamento degli SFP;
– l’adozione di modifiche allo statuto sociale conseguenti.