Arriverà all’inizio della prossima settimana, con molta probabilità lunedì, il responso della Procura federale su Gaetano Papalia.
L’ex presidente reatino si è presentato ieri a Roma per essere interrogato sulle (per ora) presunte false dichiarazioni sul pagamento dei contributi Enpals, delle ritenute Irpef e del fondo di fine carriera. Una vicenda che riguarda il controllo effettuato dalla Commissione tecnica di controllo lo scorso novembre per verifiche sulla regolarità dei conti nel periodo maggio-novembre 2009.
Le irregolarità riguarderebbero anche l’ultimo periodo in cui la squadra era a Rieti e sono già costate alla Nuova Sebastiani 6 punti di penalizzazione che, uniti ai 2 di inizio stagione, danno l’attuale -8. Ieri la “deposizione” di Papalia è durata oltre un’ora e mezzo e il presidente ha consegnato una serie di documenti al procuratore federale Roberto Alabiso. Spetterà a lui decidere il da farsi e il verdetto arriverà dopo il week end.
Due sono le possibilità: o Papalia viene assolto e la vicenda si chiude qui (cosa assai improbabile), oppure viene deferito alla Commissione giudicante. In questo secondo caso il presidente andrebbe ad affrontare un “processo sportivo” la cui pena potrebbe essere pesantissima, visto che il regolamento prevede fino alla radiazione nei casi di truffa sportiva.
Non si tratterebbe, ovviamente, dell’ultimo grado di giudizio, visto che verso la sentenza della Commissione giudicante si può far ricorso alla Corte federale che rappresenta l’ultimo organo in ambito federazione italiana pallacanestro. Contro quest’ultima sentenza si può far ricorso al Tribunale nazionale di arbitrato dello sport del Coni, organismo assolutamente neutrale rispetto alle varie federazioni.
In attesa di conoscere il suo destino, Papalia passerà il week end a Pesaro per la sfida della sua Martos Napoli-Rieti contro la Scavolini. L’ex presidente reatino tornerà all’Adriatic Arena, quel palasport che meno di 3 anni fa lo vide trionfare nel campionato di Legadue all’ultimo secondo dell’ultima partita diventando per i reatini l’uomo dei sogni. Quegli stessi sogni che poi ha infranto nel giro di un’estate con l’operazione Napoli.