Nuova pista ciclopedonale lungo il Farfa, SI: “Avremmo preferito un progetto più ampio”

“Siamo venuti a conoscenza del progetto presentato congiuntamente dalle amministrazioni comunali di Fara e Montopoli Sabina per i fondi del PNRR che, se sarà approvato, prevede la costruzione di un percorso ciclopedonale di 35 km lungo il corso del Farfa.

Le Amministrazioni che lo hanno presentato lo stanno promuovendo con una certa enfasi sui social, e cogliamo lo spunto per condividere qualche considerazione con i cittadini.

Ci sarebbe piaciuto un progetto più ampio, che avesse coinvolto già nella fase inziale tutti i comuni che hanno aderito ai due contratti di fiume, quello del Farfa e quello del Tevere. Questo perché riteniamo sia necessaria una visione più ampia e che abbia davvero l’obiettivo di creare un grande percorso ciclabile ambientale e turistico. Inoltre, le conseguenze non sarebbero positive solo per i turisti, perché potrebbe innescare un processo virtuoso per la mobilità sostenibile anche per i residenti.

La linea ferroviaria Orte – Fiumicino infatti, corre parallela al corso del fiume e, al momento, quasi nessuna stazione di quella linea nel nostro territorio consente a persone con difficoltà motorie, o perfino semplicemente con una valigia a rotelle, di prendere il treno, per andare al lavoro, a Roma o all’aeroporto internazionale.

In passato è già successo che, di fronte ad eventi (e fondi) straordinari, sia mancata una visione d’insieme e sistemica ma ciascun Ente si è mosso motu proprio, senza un disegno organico complessivo. Sono stati tanti i nastri tagliati ai quali poi, non è seguito nessun circuito virtuoso per le comunità.

Per questo temiamo che anche stavolta sarà così; vista la natura competitiva del bando che si rifletterà in una mancanza di efficacia di fondi che pure si prospettano rilevanti per il nostro territorio. Purtroppo, però, stiamo sperimentando l’assenza di visione della giunta provinciale, l’incapacità di coordinare le politiche e di sfuggire alle logiche clientelari.

Invitiamo pertanto amministratori e amministratrici a costruire tavoli di confronto stabili, per superare insieme i limiti normativi, economici e istituzionali. La partecipazione dei cittadini può essere un elemento fondante di tutti i progetti di rigenerazione, perché capace di mettere a frutto la ricchezza di relazioni che le nostre comunità possiedono.

Infine, tornando al percorso sul Farfa, segnaliamo la necessità di prevedere fondi per la manutenzione ordinaria dell’opera, una volta realizzata, per evitare l’incuria in cui si trova il tratto di pista ciclabile esistente tra Granica e la centrale Enel. Come Sinistra Italiana, come sicuramente a tante amministratrici e amministratori, ci interessa molto più rendere migliore la vita nelle nostre comunità che tagliare un altro, ennesimo, nastro di inaugurazione”.

Sinistra Italiana Circolo Bassa Sabina Federazione Provinciale di Rieti