CGIL: “Sul futuro delle ex aree industriali si gioca il futuro della Città”

Ex zuccherificio a Rieti

“Come CGIL abbiamo sempre sostenuto il tema della rigenerazione urbana e ne siamo stati con la categoria di riferimento anche tra i primi promotori. Riusare aree dismesse per ridargli nuova vita, procedere alle necessarie bonifiche e perseguire l’obiettivo di consumo di suolo zero, creare le condizioni perché aree in disuso della Città diventino occasione di sviluppo, pensiamo siano le direttrici che, una amministrazione dovrebbe perseguire con tenacia.

Rieti presenta diverse situazioni che meriterebbero attenzione maggiore a volte meno evidenti dello zuccherificio, ma altrettanto degne di interesse, non fosse altro per il fatto di trovarsi nelle immediate vicinanze del centro città, ma è di tutta evidenza che mancando l’iniziativa dei proprietari delle aree diventa complicato intervenire, per cui è doveroso per tutti prendere in considerazione le richieste che arrivano, senza però distogliere attenzione al pubblico interesse che deve fare da faro ad ogni buona amministrazione.

Certamente la vicenda dell’ex zuccherificio si trascina da troppi anni e non è la sola; e poter tornare a discutere del suo destino, su un progetto di recupero dell’immobile e dell’ampio spazio annesso, rappresenta una opportunità da sfruttare con oculatezza.

Come molti in città pensiamo che quel complesso che rappresenta un eccezionale esempio di archeologia industriale e che ha contribuito non poco all’uscita del territorio dalla condizione agricola a quella industriale, dovesse essere salvaguardato e potesse essere utilizzato diversamente, ma scelte e situazioni pregresse hanno determinato una situazione proprietaria che poco lascia alla fantasia e ci fa fare i conti con la realtà.

Tuttavia dalle informazioni che siamo riusciti a reperire qualche perplessità si presenta. Il vecchio progetto fu al centro di un’ampia illustrazione da parte della Direzione Aziendale della Coop Centro Italia e, a nostro giudizio, coniugava bene interesse privato, con quello pubblico preoccupandosi anche di salvaguardare il valore storico dell’edificio, mentre nel progetto attuale sembra che molta di quell’attenzione sia sfumata.

Non ci risulta, inoltre, ad oggi la quantificazione del dovuto ristoro a favore della città, che dovrebbe essere a nostro giudizio cospicuo ed interessare non solo immobili e una serie di infrastrutture a corredo del complesso commerciale riguardanti la mobilità dell’intera area, ma anche degli impegni che pongano l’attenzione sulle garanzie occupazionali e sulla possibilità di incrociare il progetto con le necessarie politiche attive, destinate ai lavoratori espulsi dal mercato del lavoro a causa della crisi industriale, in un territorio senza grandi opportunità; In conclusione riteniamo che la decisione se fare una variante al PRG a favore di un soggetto privato su un pezzo di storia della Città deve essere fatta coinvolgendo l’intera città nella discussione e non relegando ad una commissione e un consiglio comunale in scadenza questa responsabilità.

Auspichiamo che questa discussione si faccia al più presto, perche la decisone è importante e influenzerà l’assetto urbanistico, economico e sociale cittadino per moltissimo tempo”.

Claudio Coltella per la Segreteria della CDLT CGIL RIETI ROMA EVA