Insediamenti benedettini altomedievali in Italia, la Cuneo e altri sette Sindaci scrivono alle Regioni per sostenere candidatura UNESCO

Otto Comuni e sei Regioni coinvolti nella candidatura UNESCO. I Primi cittadini, tra cui il Sindaco Cuneo, si appellano alle Regioni: “Necessario lavoro coordinato per straordinaria opportunità”

Subiaco, Montecassino, Farfa, San Vincenzo al Volturno, San Pietro al Monte, Sacra di San Michele, Sant’Angelo in Formis, San Vittore alle Chiuse: sono questi gli insediamenti benedettini coinvolti nella candidatura seriale UNESCO “Gli insediamenti benedettini altomedievali in Italia”. Una proposta di candidatura che ha ottenuto nel 2016 l’inserimento nella Tentative List italiana presso l’UNESCO, e che è oggi in fase avanzata di elaborazione.

Ora sono i primi cittadini dei Comuni dove hanno sede le otto abbazie benedettine scelte per la candidatura UNESCO, che scendono in campo e si appellano alle rispettive Regioni (Lombardia, Lazio, Molise, Piemonte, Marche, Campania), tramite nota ufficiale, per una fattiva collaborazione nel raggiungimento di un obiettivo di straordinaria importanza per la valorizzazione di interi territori, per un turismo culturale di livello, oltreché occasione di investimenti altamente qualificati che tutti i riconoscimenti UNESCO producono. Il Coordinamento dei Sindaci chiede in particolare ai sei Presidenti Regionali un’immediata interlocuzione sullo stato dell’arte della candidatura, e “l’avvio di un accordo di programma interregionale – si legge nella missiva – essendo imprescindibile, vista la valenza della candidatura, un’azione sinergica e coordinata tra le amministrazioni del territorio di primo e secondo livello, con opportuni protocolli e accordi, oltre a un’azione politica di sostegno presso il Ministero della Cultura”.

Fra i primi cittadini coinvolti, Roberta Cuneo, Sindaco di Fara in Sabina, dove si trova l’Abbazia di Farfa, sito candidato UNESCO, che chiede un coinvolgimento della Regione Lazio.

“Insieme agli altri Sindaci stiamo portando avanti con convinzione un progetto che rappresenta una grande opportunità in termini di turismo, sviluppo e valorizzazione del territorio – dichiara Roberta Cuneo -. Chiaramente a sostenere una candidatura di questo livello deve esserci una rete, in primo luogo istituzionale. Per questo abbiamo scritto ai sei Presidenti di Regione coinvolti nel progetto. Il mio personale appello è al presidente Zingaretti per un incontro, nella speranza che ci sia la volontà di costruire insieme questa rete che supporti e rafforzi l’importante candidatura”.

La proposta di candidatura UNESCO degli insediamenti benedettini altomedievali, promossa e patrocinata dalla Fondazione comunitaria del Lecchese, nasce dalla volontà di riconoscere il monachesimo benedettino quale fenomeno di portata universale, e focalizza l’attenzione sull’influsso che esso ha esercitato nella vicenda storico-culturale euro-mediterranea e nella formazione dell’Europa moderna. Il sito proposto è costituito da una serie d’insediamenti benedettini selezionati su tutto il territorio nazionale, che nel loro insieme rappresentano la materializzazione di un fenomeno culturale che affonda le sue radici nella penisola italiana e che si diffuse su larga scala in tutta Europa.

I siti sono stati identificati tramite uno studio tematico elaborato da un gruppo di lavoro appositamente istituito presso il Politecnico di Torino e guidato dal prof. Enrico Moncalvo, in collaborazione con altre università italiane e d’intesa con il Coordinatore della candidatura dott. Ruggero Longo della Scuola IMT Alti Studi di Lucca. Lo studio tematico sarà sottoposto all’attenzione dell’International Council on Monuments and Sites (ICOMOS) in vista della sua consulenza per la candidatura UNESCO. Il lavoro ha incluso il censimento, lo screening e le mappature di oltre 2200 insediamenti benedettini medievali in Europa, e ha permesso l’identificazione geografica, cronologica e monumentale del sito da candidare in relazione al suo eccezionale valore universale (OUV). Lo studio è stato consegnato al MiC il 31 luglio 2020 e la sua revisione da parte dell’Ufficio UNESCO è ora giunta alle ultime fasi.

A riprova dell’interesse e della valenza del progetto di candidatura del sito seriale degli insediamenti benedettini, che già beneficia del supporto dello stesso Primate della Confederazione Benedettina, rev.mo Abate Gregory J. Polan O.S.B., ha risposto positivamente anche il mondo Accademico, essendo stata avviata una collaborazione tra numerosi Atenei tra i più importanti d’Italia: oltre al Politecnico di Torino e alla Scuola IMT Alti Studi Lucca, patrocinano l’iniziativa l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, La Sapienza Università di Roma, l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e l’Università del Salento.