“La Regione Lazio considera parte integrante della sua azione di governo il metodo del confronto e della condivisione con le Parti Sociali. Vogliamo continuare a effettuare le principali scelte di programmazione in esito ad un confronto con i protagonisti della vita economica e sociale.
Il confronto con le Parti datoriali e sindacali costituisce un essenziale strumento di partecipazione responsabile e contribuisce alla valorizzazione del ruolo delle autonomie e favorisce la coesione sociale, la legalità e l’equità. Un modello di relazioni sociali strutturato e condiviso rappresenta un fattore essenziale per comprendere le esigenze delle imprese e dei lavoratori, definire strategie di politica economica e industriale, sociale basate su una visione complessiva del futuro; predisporre e attuare interventi di breve, medio e di lungo periodo corrispondenti ai fabbisogni dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini e utili al rilancio della competitività del tessuto economico del Lazio.
Come Regione abbiamo rafforzato, quale strumento di governo, quello caratterizzato dalla partecipazione, dalla concertazione e contrattazione.
Strumenti applicati in questi anni su temi come il lavoro, i diritti e le competenze, come con il Piano di politiche attive sottoscritto con le Parti sociali. Una scelta concreta della Regione in una fase storica, in cui tutte le disuguaglianze sono state accentuate dalla crisi epidemiologica, nella quale bisogna rimettere al centro il tema dello sviluppo e del lavoro dignitoso, dando anche seguito alle azioni delle politiche attive definite in raccordo con le parti sociali.
Tra le 21 azioni che compongono il Piano di politiche attive oggi in particolare ricordo quelle rivolte alle donne con il sostegno a modelli organizzativi per la conciliazione vita e lavoro, alla parità salariale di genere, alla formazione e occupazione delle donne, con incentivi all’assunzione, all’avvio di impresa e alla formazione in discipline tecnico scientifiche.
Grazie alle risorse di PNRR, Nuova Programmazione Ue e risorse nazionali, vogliamo fare un salto in avanti per vincere le sfide future: ridurre le disuguaglianze, creare opportunità, per tutte e tutti, favorire il lavoro di qualità, in particolare di giovani e donne, promuovere lo sviluppo sostenibile sia a livello sociale, ambientale ed economico. E anche su questo tema la concertazione avviata nei giorni scorsi dalla Regione Lazio con le parti datoriali e le organizzazioni sindacali riveste una importanza strategica”. Così l’assessore al Lavoro e Nuovi diritti, Scuola e Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino durante il suo intervento al XIII Congresso regionale della Cisl Lazio.