Stamane, nella Sala degli Stemmi del Palazzo Papale di Rieti il giornalista di Radio Rai, già direttore di Rai News 24 e conduttore di Rai 3, Andrea Vianello, ha incontrato, insieme al vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, i giornalisti reatini in occasione della Festa di san Francesco da Sales.
Oltre a raccontare della professione che svolge, con piccoli aneddoti, Vianello ha parlato di sè e lo ha fatto raccontando alcune tracce del libro “Ogni parola che sapevo”, scritto dopo la malattia che lo ha colpito e che lo aveva reso un uomo senza parole.
La vicenda che Andrea Vianello si è deciso a raccontare è la storia di un ictus, del suo ictus. Nel caso specifico si è trattato di un’ischemia cerebrale che ha colpito il lato sinistro del cervello, causata da una dissecazione della carotide. Di colpo le sue parole erano perdute.
I mesi in ospedale, poi la riabilitazione, il ritorno a casa ed infine il ritorno al lavoro, una nuova grande conquista dopo il dramma. Ed oggi quelle parole sono tornate, più importanti di prima, tornate a stare sulle pagine bianche di un libro, la sua prima opera (e nell’incontro di oggi ha annunciato che sta già scrivendo un secondo libro), e sono tornate davanti ad un microfono, riportando Vianello ad essere quello che è sempre stato: un giornalista dalla parlantina veloce.
E con il vescovo reatino ha raccontato di questo libro a volte ironico, ma sempre pieno di speranza, che parla del quotidiano, ma anche del coraggio di chi si trova improvvisamente ad affrontare una lunga e spesso solitaria traversata del deserto, ma nonostante tutto riesce a recuperare la sua parte migliore.