Pubblicato oggi, 27 gennaio, l’osservatorio sul monitoraggio dei flussi di pensionamento, relativo alle pensioni con decorrenza negli anni 2020 e 2021, con rilevazione al 2 gennaio 2022.
Questi i principali dati riguardanti il totale delle gestioni amministrate dall’Inps, rimandando alle tabelle dell’osservatorio per quanto riguarda le singole gestioni.
Il totale delle pensioni con decorrenza nel 2021 è di 815.461, a fronte di 864.699 liquidate con decorrenza nel 2020: tale valore comprende le pensioni di vecchiaia – compresi i prepensionamenti per il fondo pensioni dei lavoratori dipendenti (FPLD) e gli assegni sociali – le pensioni anticipate, quelle di invalidità e quelle ai superstiti.
In particolare, nel 2021 si registra una generale riduzione delle pensioni liquidate nel comparto pubblico, che passano dalle 168.572 del 2020 a 146.343 nel 2021 (-13,2% circa).
Nel settore privato, il numero di pensioni liquidate passa da 369.401 nel 2020 a 354.816 nel 2021, con un decremento complessivo di circa il -3,9%, mentre vecchiaia e anticipata rimangono sostanzialmente stabili.
Diminuiscono anche le pensioni dei lavoratori autonomi: -12% i coltivatori diretti, coloni e mezzadri; -5,8% gli artigiani; -6% i commercianti; -3,2% i parasubordinati.
Anche l’importo medio mensile relativo al complesso delle pensioni subisce una contrazione, passando dai 1.237 euro del 2020 a 1.203 euro nel 2021 (-2,7%).
Aumentano invece gli assegni sociali, che passano da 70.226 nel 2020 a 74.450 nel 2021 (+6%).
Per quanto riguarda il genere, il totale delle nuove pensioni “maschili” passa da 390.015 a 359.098 (-7,9%), con un importo medio che passa dai 1.492 euro del 2020 a 1.442 euro nel 2021 (-3,4%).
Le pensioni liquidate alle donne nel 2021 ammontano a 456.363, con un decremento del -3,8% rispetto alle 474.684 liquidate nel 2020; diminuisce leggermente anche l’importo medio mensile, che passa da 1.028 a 1.014 euro (-1,4%).