“A leggere tra le richieste di semplificazione e aggiornamento sulle quarantene c’è un dato a sorpresa che il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha offerto in audizione davanti alla Commissione Cultura alla Camera per riferire sull’organizzazione delle attività scolastiche nell’attuale contesto di pandemia di Covid: il Ministero dell’Istruzione dispone di un’articolata struttura di rilevazione puntuale e continua dei dati nelle scuole sin dall’ottobre del 2020.
Una vera e propria task-force, ha puntualizzato il Segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, che si compone di un gruppo di lavoro a sostegno delle istituzioni scolastiche nella fase di raccolta e trasmissione dei dati, di un servizio di assistenza alle scuole su tutti i temi legati all’emergenza pandemica e di un gruppo dedicato all’analisi dei dati.
Dove era questo staff nei mesi scorsi? Perché i dati forniti si riferiscono ad una rilevazione solo del 19 gennaio scorso e non fanno alcun riferimento all’andamento della pandemia? La fotografia in un momento dato, con la rapidità con cui si sta diffondendo l’infezione – ha osservato Turi – è già vecchia oggi. Il trend invece, descrive il movimento dinamico della pandemia, che andrebbe studiata. Punto cruciale sul quale chiediamo al ministro Bianchi la convocazione del tavolo sulla sicurezza. I dati diffusi:l’82,1% (6.693 su in totale di 8.157) sono le scuole su cui si è operato. Il personale sospeso non in regola con gli obblighi vaccinali è lo 0.9%. Una notizia inedita: non ci sono no – vax nella scuola, dal momento in cui il 100% del personale ha fatto la prima dose. La percentuale è del 95.8% per la seconda dose, il 48% per la terza dose (booster). Un vero peccato averli appresi solo ora ma è meglio tardi che mai. Ora si possono trovare misure idonee per mettere in sicurezza le scuole e il personale che ci lavora, agire sulla sanificazione delle scuole, sull’areazioni delle aule, sui presidi sanitari, sul distanziamento e sul tracciamento. Tutti elementi su cui fondare la ripartenza.
Sarebbe opportuno incrociare i dati con quelli delle ASL e della Struttura del Commissario Straordinario – ha proposto il Segretario generale della Uil Scuola – per verificare i danni subiti dal personale scolastico e i sistemi di prevenzione per evitarne altri. Per questo andrebbero ripensati e (ri)scritti i protocolli sulla sicurezza che siano in grado di incidere significativamente sulla situazione in essere.
Una nota di Pino Turi (Segretario generale Uil Scuola)