Venerdi 15 novembre gli studenti in piazza per difendere il loro futuro

Le manifestazioni di ottobre hanno aperto l’autunno di lotta degli studenti, nonostante ciò il Governo Letta ha risposto con le briciole. Il decreto del Governo ha solo restituito una minima parte dei fondi che erano stati tagliati precedentemente. È necessario continuare a lottare, rimettendo al centro della discussione la natura di classe di questo sistema, che sotto i dettami di UE, BCE e FMI, in nome del profitto delle banche e delle grandi aziende, lascia alla nostra generazione un futuro fatto solo di precarietà e disoccupazione.
Venerdì 15 novembre, sciopero degli studenti. Appuntamento alle ore 9 alla stazione di Rieti.
I punti chiave dello sciopero:
– CONTRO LA SCUOLA DI CLASSE. Vogliamo che la scuola sia davvero pubblica, gratuita e di tutti. In questi anni, invece, il diritto allo studio è diventato sempre più un’esclusiva per pochi. Mentre il caro libri cresce del 5%, diminuiscono le borse di studio, sempre più studenti scelgono dove studiare in base alle possibilità economiche della propria famiglia. Sempre più studenti abbandonano la scuola per regalarsi al lavoro nero e a un futuro senza diritti.
– BLOCCO DEI CONTRIBUTI SCOLASTICI. Volontari solo di nome e funzionali allo smantellamento della scuola pubblica portato avanti unitariamente da centro-destra e centro-sinistra, mentre i soldi vengono usati per salvare banche e grandi imprese o regalati alle scuole private!
– NO ALL’INVALSI. E’ alla base del progetto di finanziare di più le scuole “di serie A” in base alla posizione in graduatoria piuttosto che alla reale necessità, abbandonando la scuola pubblica alle logiche del mercato.
– SFRUTTAMENTO NEGLI STAGE. Troppo spesso per gli studenti dei professionali si riducono allo sfruttamento di manodopera non retribuita, senza alcun valore formativo.
– PIANO SULL’EDILIZIA SCOLASTICA. Sempre più fatiscente e mai realmente considerata dai governi, che nonostante siano sempre più numerosi i crolli e gli incidenti, preferiscono spendere milioni per l’acquisto degli F-35, per le grandi opere o per finanziare i monopoli bancari e industriali.
– GRATUITÀ DEI TRASPORTI PUBBLICI. Molte città hanno diminuito o cancellato le agevolazioni per il trasporto pubblico, in tutta Italia i servizi di trasporto costano di più a causa dei limiti di spesa imposti dal patto di stabilità. I trasporti pubblici sono un diritto essenziale per tutelare la possibilità reale di accesso all’istruzione, e devono essere gratuiti per gli studenti.