Una nuova avventura, una nuova sfida. La sindaca di Poggio Nativo, Veronica Diamilla ha presentato la sua candidatura a Segretaria provinciale del PD.
“Oggi torno un po’ alla origini, anche se con un bagaglio ricco di esperienze, di formazione, di crescita- commenta la Diamilla – che ho deciso di mettere al servizio di una comunità che ha bisogno di essere rinvigorita, ascoltata, di sentirsi più comunità. Essere il candidato unico alla prossima Segreteria provinciale mi onora e mi carica allo stesso tempo di grande responsabilità.
I congressi di Circolo che si terranno nei prossimi giorni saranno un momento importante per iniziare ad ascoltare e costruire una squadra, ampia, inclusiva, che mi dovrà affiancare ed aiutare. Dopo il congresso sarà il momento della sintesi degli incontri e delle linee programmatiche che nei prossimi cinque anni la segreteria provinciale e tutti i Circoli insieme percorreranno.
Come ho già detto, fuori dai luoghi comuni, c’è bisogno di un lavoro corale e non solitario. Se mi chiedessero che PD vorrei rappresentare, direi un partito più ribelle, testardo, che non rinuncia, che raccoglie le sfide (un po’ come sono io!). Il PD deve vivere nel mondo reale, osare con le proposte, stare nei conflitti, non essere silente di fronte alle ingiustizie, combattere le disuguaglianze. Come ha detto il segretario nazionale Letta: un PD progressista nei valori, riformista nel metodo e radicale nei comportamenti. Dobbiamo parlare di ciò che non va e non nascondere sotto il tappeto i vizi e le malattie del Partito Democratico, ma poi dobbiamo saper superare il problema non parlarne all’infinito in una specie di autoanalisi perpetua, e saper fare quadrato, quando serve, superare i personalismi ed essere uniti negli obiettivi.
Le elezioni si vincono se si è convinti di farcela, e laddove si è invece opposizione non si deve aver paura di farla, in modo duro, ma serio e concreto. Le elezioni di Rieti ovviamente sono l’appuntamento con le urne più prossimo ed importante. Alcuni amici di partito e anche colleghi amministratori mi hanno domandato se avessi riflettuto sul doppio incarico. Sì, e non poco, perché faccio la sindaca h24, anche di notte, quando sogno il realizzarsi di un progetto o quando mi sveglio chiedendomi “quand’è che scadeva quel bando?”.
Essere Sindaca del mio paese è un onore, è stato un sogno realizzato e quindi non mancherò mai al mio dovere, mi sta molto a cuore dirlo ai cittadini. Ma credo che possa essere anche un valore aggiunto, perché per essere Sindaci oggi bisogna essere tuttologi, in senso positivo, perché ci si occupa dei problemi di tutti i giorni, come della programmazione a lungo termine, si passa dalla scuola ai rifiuti, dal sociale all’urbanistica. Nei piccoli Comuni poi, fai anche un po’ il dipendente, il dirigente, e perché no, il capo cantiere! E poi non sarò sola, ci sarà un’ottima squadra ad aiutarmi, alcuni sono elementi uscenti della segreteria di Tonino Ventura, che ringrazio e saluto con affetto, altri saranno nuovi rinforzi dai territori. Insomma, non è semplice e spero di essere all’altezza, ma in fondo io sono così, le sfide mi piacciono e quelle più belle da vincere sono quelle con noi stessi. In bocca al lupo a me e al lavoro” conclude la sindaca Diamilla.