Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato quattro stranieri di nazionalità nigeriana, resisi responsabili, in concorso, di spaccio di sostanze stupefacenti, in esecuzione ad altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Rieti.
L’indagine conclusa dagli Agenti della Polizia di Stato ha preso avvio lo scorso 6 aprile dopo l’arresto, in flagranza di reato di tre spacciatori nigeriani: N.S. di anni 26, O.F., di anni 24 ed E.I., di anni 21, individuati all’interno di un appartamento di una palazzina di via Dionigi con quasi 150 grammi di eroina, con i quali gli spacciatori avrebbero potuto ricavarne più di 1.000 dosi pronte da spacciare.
Nella circostanza erano stati sequestrati anche oltre 5.000 euro, in banconote di vario taglio, probabile provento delle loro attività illecite.
L’intervento della Polizia di Stato era scaturito da una violenta rissa scoppiata fra gli stessi stranieri, verosimilmente riconducibile a contrasti insorti nella gestione del carico o dei proventi dello spaccio e nell’occasione N.S. e O.F. dichiarando la loro estraneità ai fatti e l’occasionalità della loro presenza in quell’appartamento erano riusciti ad ottenere la loro scarcerazione.
La versione fornita all’Autorità Giudiziaria dai due spacciatori non ha, tuttavia, convinto gli investigatori della Polizia di Stato che hanno intrapreso una serie di approfondimenti investigativi, attraverso attività di osservazione, pedinamenti ed assunzione di testimonianze, che hanno evidenziato come questi ultimi, insieme ad E.I. ed a U.L., di anni 26, titolare di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato ed affittuario dell’appartamento di Via Dionigi, venissero raggiunti dai “clienti” lungo l’argine del fiume Velino per ricevere le dosi di eroina che gli spacciatori stranieri nascondevano nel cavo orale.
Numerosi sono stati gli interventi delle pattuglie della Polizia di Stato, sia delle “Volanti” che della Squadra Mobile, anche su segnalazione di attenti cittadini, per episodi di spaccio posti in essere dai tre stranieri.
L’ultimo, a inizio settembre, nei confronti di O.F., quando lo straniero, pur essendo riuscito ad ingoiare una dose di eroina, veniva trovato in possesso dagli investigatori della Polizia di Stato di una seconda dose che il nigeriano aveva nascosto dietro la mascherina anti Covid-19.