Sabato 6 novembre, nuovo appuntamento su Rietinvetrina con la rubrica quindicinale a cura del Centro Antiviolenza Angelita. L’articolo di oggi è a firma della dott.ssa Deborah Ragona (nella foto):
Negli ultimi anni stiamo assistendo ogni giorno ad un notevole incremento di atti di violenza di genere.
Per evitare che il fenomeno raggiunga livelli esponenziali è necessario intervenire sin dalla più tenera età lavorando sulla sensibilizzazione e sulla prevenzione. La scuola, rappresenta il luogo primario dove si forma l’identità di genere e la personalità del bambino e dove quindi bisogna insistere con continuità per migliorare anche il rispetto delle differenze.
L’esercizio alla condivisione, l’abitudine all’ascolto, il rispetto, l’empatia soprattutto se promossi dalla scuola dell’infanzia, prevengono fenomeni di discriminazione e favoriscono la capacità di relazione in cui il NOI non si trasforma in supremazia dell’IO. Fin dall’infanzia si possono creare occasioni per educare alla non violenza, si possono sviluppare relazioni basate sui princìpi di parità, equità e rispetto, così da proporre non lo sviluppo dell’individuo, ma il perseguimento del bene collettivo.
In questo senso il MIUR per l’educazione al rispetto, la parità tra i sessi, la prevenzione di genere, prevede percorsi, laboratori formativi e sistemi d’istruzione ed educazione dal 0 ai 6 anni.
E’ importante che l’educazione alle differenze sia trasversale alle discipline e su diversi gradi d’istruzione e meglio ancora in collaborazione con enti locali, servizi territoriali, organi di polizia ed associazioni.
Riconoscere i meccanismi che stanno alla base della violenza e riconoscere quanto siano radicati in ognuno di noi è essenziale per riflettere su quanto gli stereotipi ed i pregiudizi influiscano sul nostro comportamento, sulle relazioni che creiamo e sulle scelte quotidiane. Gli stereotipi rappresentano un ostacolo alla libertà d’espressione di pensiero, di convinzione e sono terreno fertile per comportamenti violenti.
“La pratica di educazione alla non violenza è un insieme di azioni pedagogiche tese ad adeguare spazi e relazioni per creare un clima adeguato per imparare ad assumere comportamenti non violenti ed infine costruire una personalità non violenta.”
Fondamentale è la rete scuola-famiglia-servizi territoriali unita alla formazione di docenti, genitori, ragazzi/e da 0 anni in poi per un obiettivo comune: sconfiggere la violenza a 360 gradi compreso il bullismo. Si ricorda che il CAV Angelita è attivo h 24,risponde al numero 377 6979546 e riceve su appuntamento”.
Dott.ssa Deborah Ragona, tirocinante del Centro Antiviolenza Angelita, che ringrazia per l’inserimento nella struttura e la formazione continua.