Proviamo tutti, magari dopo aver perso il lavoro e aver trovato tutte le porte chiuse, a vivere un solo giorno, uno solo, con l’angoscia di essere sfrattati da casa, senza un posto dove andare a dormire, dove proteggere i figli. Di stare una notte–come faremo alcuni di noi per protesta, invitando i politici della città a fare altrettanto, al freddo che ti entra nelle ossa e ti impedisce anche un po di sonno. Non sapere se troveremo da mangiare, ed essere costretti a recarci, per un solo pasto al giorno, alla “mensa dei poveri”. E questo, magari, dopo innumerevoli volte che i Servizi Sociali del Comune ci ha ripetuto con fastidio che “non c’è un centesimo”.
Ora la rabbia non basta. Vogliamo sapere come vengono spesi i nostri soldi, le nostre tasse, sempre più gravose, che vanno a finire nelle tasche senza fondo dello Stato, che non rende conto di nulla ai cittadini che le pagano, e dei politici che pensano solo alla propria carriera.
Centinaia di persone, ogni giorno, sono costrette ad andare alla Caritas a prendere qualche litro di latte, un pò di pasta e scatolette di legumi. Altre decine frequentano, ormai quotidianamente, la “Mensa di Santa Chiara”: esattamente come nel Medioevo. Continuano a sfrattare famiglie con bambini (qualche giorno fa una famiglia con 5 bambini, seguita dai Servizi Sociali di Rieti che non hanno più pagato l’affitto, ed il cui papà, inutilmente, si era rivolto al sindaco per scongiurare lo sfratto. Dovrebbero essere “protette” da Servizi Sociali di quel Comune che, a questo punto, ci si chiede perché, invece, riesce benissimo a trovare i soldi per pagare politici e dirigenti.
Migliaia di esseri umani ogni giorno cercano di fuggire dalla guerra, dalla morte per tortura e dalla fame, attraversato deserti, subìto arresti ed altre vessazioni da parte di polizia e sfruttatori di esseri umani, anche qui in Italia, alla disperata ricerca di un luogo dove trovare accoglienza, umanità, giustizia.
L’Italia aderisce alla DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI (O.N.U.- New York 10 Dic. 1948 art.25): “Ognuno ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute ed il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, alle cure mediche e ai Servizi sociali necessari.”
In un mondo dove l’1% delle persone ha in mano oltre il 70% delle ricchezze e, praticamente il 100% del potere, e in un’Italia dove oltre la metà dei beni nazionali (oltre 700 miliardi di euro !) sta nelle mani del 10% della popolazione, deve potersi affermare il diritto inalienabile per la sicurezza di ogni persona : cibo, casa, vestiario e cure mediche. Questi diritti devono essere prioritari anche rispetto agli stipendi dei politici che ci governano e dei compensi di dirigenti quando sono al di sopra rispetto a quelli della classe media.
Per questo, chiediamo che vengano rispettate le seguenti priorità:
1. Blocco degli sfratti;
2. Passaggio da casa a casa per coloro che devono abbandonare un alloggio indispensabile al proprietario;
3. Censimento, recupero e pieno utilizzo degli alloggi popolari vuoti e degli edifici pubblici inutilizzati con immediata
assegnazione ai senza casa;
4. Proibizione ai gestori di distacco della corrente elettrica, dell’acqua e del gas per le famiglie in condizione di
povertà;
5. Garanzia di buoni alimentari per le famiglie e le persone indigenti;
6. Verifica di quanti hanno effettivamente diritto alle forme di assistenza pubblica;
7. Ricerca attiva di lavoro, anche di utilità pubblica, per tutti coloro in grado di lavorare;
8. Priorità di spesa in favore dei bisognosi di casa e cibo rispetto a tutte le altre forme economiche a disposizione
del Comune.
VOGLIAMO RESTARE UMANI, SENZA DIFFERENZA DI CENSO SOCIALE, SESSO, RAZZA O PROVENIENZA!
La NOTTE DEI DIRITTI UMANI si svolgerà in piazza Cesare Battisti di fronte alla Prefettura