A seguito dell’attacco subito dai sistemi informatici della Regione Lazio, il sito internet della Regione Lazio è risultato non raggiungibile per alcune settimane, pertanto cosi come previsto dall’articolo 7 del decreto legge 111 del 6 agosto 2021 e dall’articolo 95 della legge regionale n.14 dell’11 agosto 2021 ai fini del computo dei termini ordinatori o perentori, propedeutici, finali ed esecutivi, relativi allo svolgimento di procedimenti amministrativi pendenti alla data del 1° agosto 2021 o iniziati successivamente a tale data, gestiti tramite le strutture informatiche, dalla Regione e dai suoi enti strumentali, non si tiene conto del periodo compreso tra la medesima data e quella del 15 settembre 2021.
“L’Avviso pubblico per la concessione ai Comuni e alle associazioni di contributi per la ristrutturazione di beni confiscati alle mafie pubblicato lo scorso 22 luglio, pertanto, verrà prorogato con scadenza al 15 novembre 2021 cosi come pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio del 30 settembre al fine di assicurare comunque la ragionevole durata e conclusione dei procedimenti, nonché garantire la massima diffusione e un coinvolgimento quanto più capillare e mirato dei potenziali destinatari.
Restano salve le istanze già pervenute, ferma restando la possibilità di ripresentare l’istanza medesima, secondo le procedure previste nell’Avviso o di integrare l’istanza già presentata”, spiega il presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio Gianpiero Cioffredi.
“I progetti, finanziabili fino a 70.000 euro, devono prevedere il ripristino dell’agibilità del bene e la sua messa in sicurezza con interventi di tipo strutturale, di finitura e/o di impiantistica, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento alla normativa vigente in materia di misure antincendio ecc.
I Comuni del Lazio a cui sono stati assegnati beni confiscati dall’Agenzia dei Beni Sequestrati e Confiscati sono 77 di cui 37 in provincia di Roma, 17 a Latina, 15 a Frosinone, 6 a Viterbo e 2 in provincia di Rieti. In questi ultimi anni abbiamo finanziato 48 progetti di ristrutturazione a Comuni e associazioni e restituiti alle comunità 13 immobili, diventati luoghi di inclusione, cittadinanza e socialità responsabile. L’impegno e lo sforzo per riutilizzare a scopo sociale i beni confiscati alle mafie è il modo con cui vogliamo affermare un principio di valore culturale, etico ed educativo nella lotta ai sodalizi criminali, che vede nelle comunità dei territori il protagonista principale”.