Le bollette luce e gas sono tra le spese che più pesano sui budget delle famiglie italiane; lo scorso anno, complice la riduzione del costo delle materie prime, le tariffe sono diminuite ma, di contro, le tante ore trascorse in casa hanno fatto salire i consumi, soprattutto per l’elettricità.
Nel Lazio, secondo l’analisi di Facile.it, il bilancio è negativo: la bolletta elettrica, nel 2020, ha raggiunto i 508 euro, vale a dire l’8,7% in più rispetto al 2019 (a fronte di un aumento nazionale del 7,5%). Non è andata molto meglio sul fronte del gas: la bolletta ha raggiunto i 678 euro, in aumento del 2,7% rispetto all’anno precedente. Nonostante questo, però, la regione risulta essere la terza area di Italia in cui si è speso di meno per il gas.
Complessivamente, quindi, tra luce e gas, nel 2020 le famiglie laziali hanno messo a budget 1.186 euro a famiglia,vale a dire il 5,1% in più rispetto al 2019; l’unica buona notizia è che la spesa complessiva è stata il 4,4% in meno rispetto alla media nazionale. Il timore è che per il 2021 la cifra sia ben più salata: le tariffe sono aumentate considerevolmente nella prima parte dell’anno, i consumi, se si pensa ad esempio allo smart working, per molte famiglie sono rimasti comunque elevati e i prezzi aumenteranno ulteriormente nell’ultimo trimestre.
«Il primo ottobre le tariffe energetiche verranno aggiornate e, per coloro che sono nel mercato tutelato, i prezzi aumenteranno considerevolmente a causa della crescita del costo delle principali materie prime energetiche», spiega Mario Rasimelli, Managing Director Utilities di Facile.it. «Per mettersi al riparo dalle variazioni, che scatteranno in automatico per chi è tuttora nel mercato tutelato, il consiglio è di valutare il passaggio al mercato libero approfittando delle offerte a prezzo fisso proposte dagli operatori.».
Con le tariffe attualmente in vigore, secondo le simulazioni* di Facile.it, a parità di consumi, guardando alla miglior tariffa del mercato libero, una famiglia potrebbe risparmiare fino al 16% per la bolletta elettrica e fino al 13% per quella del gas.
L’andamento regionale della bolletta elettrica
Se si guarda ai dati su base regionale emergono significative differenze territoriali. Considerato che il prezzo dell’energia sotto regime di tutela è uguale in tutte le aree del Paese, la differenza del peso della bolletta è legata unicamente ai consumi; più energia si usa, maggiore sarà il conto finale.
Guardando alla graduatoria nazionale, al primo posto si posiziona la Sardegna; nell’Isola il consumo medio a famiglia rilevato nel 2020 è stato pari a 3.266 kWh che, sotto regime di tutela, corrisponde ad un costo totale di 584 euro, vale a dire il 15,6% in più rispetto alla media nazionale. Consumi così alti si spiegano con l’assenza di una fornitura gas nell’Isola, situazione che spesso viene sopperita con l’uso di dispositivi elettrici, come stufette e scaldabagni, che hanno un grosso impatto sulla bolletta.
Al secondo posto si posiziona il Veneto, dove il consumo medio rilevato è pari a 3.027 kWh e la bolletta a 542 euro.
Le regioni dove invece i consumi di elettricità sono più contenuti, e quindi le bollette più leggere, sono la Valle d’Aosta, dove nel 2020 le famiglie hanno speso, in media, 399 euro a fronte di un consumo di 2.231 kWh e la Liguria (2.404 kWh e un costo annuo di 430 €).
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L’andamento regionale della bolletta gas