Si chiama “Tessere Smart Share” ed è un progetto in partnership con le Associazioni dei malati.
E’ stato presentato ieri a Roma il progetto “Tessere Smart Share” che ha lo scopo di rimettere il paziente al centro del sistema sanitario utilizzando la telemedicina per trasferire il trattamento dall’ospedale al territorio e migliorare, quindi, la qualità e l’efficienza delle cure. La Asl di Rieti sarà l’Azienda pilota di questo progetto nazionale promosso in partnership dall’Associazione Nazionale Malati Reumatici Onlus ANMAR, dall’Associazione Nazionale Malati Reumatici Onlus ALMAR, dall’Asl di Rieti, dalla Società Italiana di Reumatologia SIR, dalla Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale FIMMG e dalla Federazione Italiana dei Titolari di Farmacia Italiani FEDERFARMA, con la supervisione del Centro nazionale per la telemedicina e le nuove tecnologie assistenziali dell’Istituto Superiore di Sanità.
L’Azienda Sanitaria Locale di Rieti, scelta come Azienda pilota del progetto, sarà ancora una volta laboratorio nazionale di buone pratiche grazie alla realizzazione della continuità assistenziale ai pazienti con patologia infiammatoria attraverso l’integrazione tra specialista di riferimento e medici di medicina generale, partendo dall’attivazione di un collegamento, per via informatica, delle diverse strutture assistenziali: ovvero i centri di eccellenza, i presìdi ospedalieri, ambulatoriali e di ricovero, ma anche gli specialisti territoriali di medicina generale attraverso sistemi operativi condivisi.
“Ancora una volta la Asl di Rieti è al centro di un progetto nazionale che ha il paziente come punto di riferimento, nel caso specifico grazie al ruolo della telemedicina e della sanità digitale nel migliorare l’accesso alle cure e la qualità delle stesse – spiega il Direttore Generale della Asl di Rieti Marinella D’Innocenzo. Questo permetterà di ridurre il divario tra sistema sanitario e cittadini grazie alla realizzazione di un modello sanitario incentrato sull’efficienza e sulla continuità dell’assistenza sanitaria, garantendo così una migliore qualità di vita dei pazienti con cronicità”.
“Un progetto innovativo e virtuoso possibile grazie alla Asl di Rieti che ha creduto con ANMAR alla sua realizzazione – tiene a sottolineare Sara Severoni presidente Associazione Laziale Malati Reumatici e vice presidente nazionale. Una grande opportunità per i servizi al paziente e alla rete di cura resa possibile attraverso il lavoro di squadra della Unità di Reumatologia di Rieti, i progettisti e l’Associazione Laziale Malati Reumatici – ONLUS, ma soprattutto grazie al coraggio di credere nell’innovazione della Asl di Rieti che ha permesso la realizzazione del progetto sperimentale di interoperabilità di sistemi riorganizzando le piattaforme esistenti in sanità. Questo permetterà di agevolare il paziente nel suo percorso di malattia, rendere snello e efficiente il sistema sanitario riducendo i costi ed evidenziando il ruolo della telemedicina e Sanità digitale nel migliorare l’accesso e la qualità di cure multidisciplinari e multicroniche”.
Già da tempo la Società Italiana di Reumatologia – conclude Paolo Scapato responsabile dell’Unità di Reumatologia della Asl di Rieti e delegato regionale Società Italiana di Reumatologia Lazio – ha iniziato ad occuparsi di telemedicina mettendo in risalto l’utilità di questo strumento in grado di migliorare l’accesso alle cure e all’assistenza al malato cronico reumatologico. Ritengo pertanto che tale progetto, nato dalla collaborazione di ANMAR con la Asl di Rieti, trovi oggi il giusto momento per la sua realizzazione”.