La famiglia Capasso ringrazia i medici del de Lellis per l’amore dato a Maria Elena

FOTO: Profilo FB De Marco

Riportiamo di seguito la lettera che la famiglia Capasso ha voluto rivolgere allo staff medico dell’ospedale de Lellis di Rieti per essersi preso cura fino alla fine della giovane Maria Elena, prematuramente scomparsa a soli 27 anni:

“Il nostro tesoro è diventato un angelo, dopo tanti anni di sofferenze indescrivibili, di paure ma anche di momenti di serenità e di sorrisi. Sebbene affranti da un dolore lacerante che sembra a volte spaccare il cuore, un dolore così violento e martellante che non auguriamo a nessuna famiglia, ci consola il desiderio di rivolgere un pensiero colmo di gratitudine e di affetto a tutti coloro che, in questi lunghi anni, non ci hanno mai lasciati soli… perché il dolore, quando trova solidarietà sincera e condivisione totale, pare placarsi e stemperarsi per infondere poi maggiore forza e capacità di lottare.

Ecco che il nostro pensiero corre a tutto il Personale dell’Ospedale de Lellis, medici, infermieri ed operatori sanitari, che in questi anni non ci hanno mai abbandonato. Grazie per la Vostra competenza professionale, la Vostra mirabile carica umana e disponibilità che mai avete fatto mancare a “Pagnottina”, è così che chiamavate affettuosamente Maria Elena.

Grazie a tutti i reparti e Medici che hanno curato la nostra bambina con amore e professionalità:
Ai Dottori Alessandra Ferretti e Sergio Paoloemili della Rianimazione, che hanno curato ed amato Maria Elena come una figlia, così come tutta l’equipe del reparto, dedicandosi a lei con dedizione e affetto;
alla Dottoressa Donatella Mancini della Bronco-pneumologia;
alla Dottoressa Franca Faraoni della Pediatria;
al Dottor Massimiliano Scuderi di Malattie infettive;
al Dottor Daniele Pentangelo di Otorinolaringoiatria;
a tutto il personale del Pronto soccorso;
al Dottor Michele Paolocci, che per ben due volte ha strappato Maria Elena alla morte ed infine, ma non per ultimo all’amico Dottor Paolo Anibaldi che pur non più in forza presso il nostro Nosocomio, non ha mai fatto mancare la sua amicizia e professionalità.

Tutti loro non sono mai venuti meno professionalmente, mai si sono arresi anzi, mentre alleviavano le sofferenze della nostra bambina, cercavano di scaldare il cuore di tutta la famiglia. Cosa altro aggiungere? Grazie di cuore, stringiamo tutti voi in un abbraccio grande come il mondo”.
 
Antonio, Morena e Michela Capasso