Uiv-Assoenologi-Ismea: “Vendemmia, danni ingenti nella provincia di Rieti”

Uiv, Assoenologi e Ismea hanno diffuso uno studio relativo alla vendemmia nel 2021: per quanto riguarda il Lazio, si è registrato un calo del 10% rispetto al 2020, che si è concluso registrando nel mese di novembre scarsità di precipitazioni e temperature lievemente superiori alla norma nelle prime due decadi.

Dicembre, tuttavia, ha presentato piovosità abbondante e anche i primi mesi dell’anno, in particolar modo gennaio, hanno visto il prevalere di condizioni di tempo instabile con piovosità spesso superiore alla norma, da ritenere in complesso favorevole alla ricarica delle falde, il cui contenuto idrico si era ridotto nel periodo estivo precedente.

A fine febbraio, nella maggior parte dei vigneti, la ricarica della riserva idrica è stata pressoché completa e questo ha rappresentato il presupposto per un’ottima ripresa vegetativa, contrastando l’insorgere di stress idrici precoci. La notte tra il 7 e l’8 aprile 2021 una gelata particolarmente severa ha provocato danni ingenti in numerose aree di media collina e fondovalle nelle province di Viterbo e Rieti (nei vigneti ad altitudine inferiore ai 300 m s.l.m.), specie su varietà dal germogliamento precoce che in quel momento avevano evidentemente già ripreso a vegetare.

I mesi estivi di giugno e le prime due decadi di luglio sono stati caratterizzati da clima torrido, assenza di piogge e, tuttavia, rispetto alle ultime annate, abbiamo assistito ad una buona escursione termica, di almeno 15°C tra il giorno e la notte. Fine luglio e tutto il mese di agosto, fino ad oggi, hanno fatto registrare il perdurare delle condizioni siccitose e temperature molto alte (massime di 42°C). La fenologia della vite, che fino all’invaiatura risultava in significativo ritardo rispetto alla norma, con l’approssimarsi della raccolta è andata sempre più normalizzandosi.

I vigneti sono in uno stato fisiologico buono dal punto di vista dello stress idrico, probabilmente in virtù di una naturale disponibilità idrica dei suoli e delle sporadiche precipitazioni che hanno avuto luogo a cavallo tra luglio e agosto. La salute dei grappoli è buona, fatta eccezione per occasionali attacchi di oidio.

Cronologicamente la vendemmia si sta svolgendo puntuale rispetto alla media degli anni passati: nell’ultima decade di agosto per le basi spumante e bianchi internazionali, a seguire per i bianchi autoctoni e rossi internazionali (rispettivamente prima e seconda decade di settembre) per terminare con Montepulciano e Cesanese rispettivamente nella terza decade di settembre e inizio ottobre. Ci si aspetta una perfetta gradazione zuccherina, in linea con i valori dell’anno passato e della media degli ultimi cinque anni, e una qualità delle uve ottima, con punte di eccellenza per i vitigni tradizionali, in particolare Malvasia del Lazio e Cesanese. La riduzione produttiva stimata sembra più pronunciata nella Tuscia e meno nel resto della regione.