Green Pass, la circolare alle scuole? Turi: “Una certificazione di impotenza”

Il Ministero dell’Istruzione ha inviato a tutti i Dirigenti scolastici le informazioni che riguardano l’obbligo del possesso e il dovere di esibizione della certificazione Covid per tutto il personale scolastico.  La nota tratta del come i Dirigenti scolastici dovrebbero verificare la certificazione verde.

Il punto è che – ha osservato preoccupato il Segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – alla vigilia dell’apertura ufficiale dell’anno scolastico, non sapendo ancora dare indicazioni gestionali sull’utilizzo del green passa a scuola, si limita a dare informazioni e suggerimenti. Il problema è spostato in capo alle scuole ha sottolineato Turi

La circolare è una sorta di autocertificazione di impotenza, un coacervo di contraddizioni normative. Ora bisogna uscire dal pantano in cui è stata messa la scuola. Il meccanismo standard del green pass non è adatto alla scuola, non ci sono avventori, non è una pizzeria né un teatro né una rete di trasporti. Ci vuole rispetto e certezza dei diritti invece – ha osservato Turi – assistiamo alla cocciuta contrapposizione ideologica voluta da alcuni settori politici e anche sindacali che, bocciando ostinatamente con una capriola politica il protocollo d’intesa, dovranno assumere le rispettive responsabilità.

L’utilizzo – invece – dei tamponi genici, magari a basso costo come quelli salivari, con oneri a carico delle scuole (che hanno le risorse per farlo) non avrebbe risolto interamente il problema, ma almeno avrebbe avviato l’anno scolastico.Ora attendiamo di conoscere le misure del Dpcm – ha aggiunto Turi – perché l’attuale quadro normativo è inapplicabile, ingestibile.La buona volontà delle scuole (e delle persone) è la speranza del Ministero dell’Istruzione per il riavvio del nuovo anno scolastico mentre servono scelte e soluzioni e non consigli.

NEL TESTO DELLA CIRCOLARE
ESEMPIO 1
Il Ministero dell’Istruzione  riconosce per tale procedura il limite di dovere verificare giornalmente ciascun singolo QRCode del personale dell’istituzione scolastica, proprio la diversa durata della certificazione (da 9 mesi a 48 ore). Durata che non è rilevabile dalla scansione del QRCode. Nella nota il Ministero dell’Istruzione testualmente scrive che in relazione al numero di dipendenti di ciascuna istituzione scolastica potrebbero, dunque, determinarsi, soprattutto nei momenti di inizio e fine delle lezioni, rallentamenti nelle operazioni materiali di verifica della validità della certificazione.

ESEMPIO 2
Nella nota il Ministero promette di velocizzare le operazioni richieste attraverso l’interoperabilità fra il Sistema informativo in uso presso le scuole (SIDI) e la Piattaforma nazionale ed il Sistema informativo nazionale per l’emissione, il rilascio e la verifica di Certificazioni verdi covid‐19 (dgc). Il problema è che per l’adozione di tale procedura, destinata al personale delle istituzioni scolastiche statali, è richiesto uno specifico intervento normativo, atto a consentirne l’utilizzo nel rispetto della protezione dei dati personali.