“La scuola non può continuare a pagare errori, inefficienze e ritardi di diversi soggetti istituzionali. Diciamo chiaramente No alla ipotesi di scaglionamento degli ingressi nelle superiori nel Lazio.
La ventilata ipotesi di scaglionamento negli ingressi e nelle uscite dei ragazzi delle superiori nel Lazio ci trova totalmente, fermamente e irriducibilmente contrari. Queste le dichiarazioni di Elio Rosati segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio.
Da quanto leggiamo sulla stampa sarebbero in corso di definizione le modalità operative per la riapertura delle scuole previsto nella nostra Regione per il 13 settembre. L’ipotesi che sembra prendere piede è quello dello scaglionamento degli ingressi e delle uscite in due fasce orarie: le 8 per le classi dei più grandi e le 10 per i primi due anni delle superiori.
Tale soluzione renderebbe oggettivamente problematico lo studio post scuola, le attività sportive e ludiche e qualsiasi attività per i nostri ragazzi. E tutto questo viene pensato difronte alle inefficienze dei trasporti pubblici locali, incapacità gestionali e aziendali del trasporto pubblico locale e ritardi sull’edilizia scolastica, sull’ammodernamento e sulla qualità della classi dei nostri ragazzi.
I ragazzi delle superiori hanno pagato un prezzo altissimo in un anno e mezzo e su di loro si continuano a scaricare inefficienze, ritardi e incapacità gestionali. E’ un anno e mezzo che siamo in queste condizioni di gestione della pandemia ma la scuola continua a essere trattata come problema e non come opportunità.
Qualora la scelta dello scaglionamento fosse mantenuta studieremo azioni legali nei confronti di tutti soggetti preposti al controllo della sicurezza nei diversi settori interessati.” Così ha concluso Elio Rosati, segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio.