ASL di Rieti condannata a pagare un ingente risarcimento danni

Con sentenza emessa dal Tribunale di Rieti, ha trovato soddisfazione la domanda di risarcimento danni avanzata dai parenti di T. I., deceduta il 23 luglio 2013, presso l’ospedale de Lellis di Rieti.

Accolte le tesi difensive degli attori, brillantemente sostenute dagli avvocati Giorgio Cavalli, per il coniuge, il figlio e la nipote, e dall’avvocato Cristian Bagliocchi, per i fratelli della vittima.

Accertata la sussistenza del nesso causale tra condotta omissiva dell’equipe medica e l’evento morte della paziente, essendo stato accertato in base al principio del “più probabile che non”, che la condotta assunta dai medici ha determinato il decesso della paziente, per omissione della diagnosi differenziale di infarto e per non aver eseguito accertamenti clinici che avrebbero consentito sia una terapia, che un intervento in emodinamica, tali da evitare il decesso.

La ASL di Rieti sarà quindi chiamata a risarcire in favore degli attori il danno non patrimoniale per lesione del vincolo parentale.