Dopo la diffusione della notizia del rischio di sospendere servizi e chiudere reparti, da parte del direttore generale della Asl di Rieti, Rodolfo Gianani, è intervenuto Marino Formichetti della Uil Fpl.
“Quello della mancanza di personale in numero sufficiente per il mantenimento di tutti gli attuali servizi e reparti attivi al de’ Lellis – dice Formichetti – è un problema che conosciamo da tempo. Nel corso dell’ultimo incontro avuto con la Direzione generale il quadro presentato dimostra una situazione tale che il direttore ha annunciato di dover ricorrere alle chiusure. Lunedì valuteremo questa ‘road map’ di cui Gianani parla, cioè la proposta dell’azienda, e andremo a verificare le carenze. Tuttavia, prima della chiusura di una qualsiasi attività sanitaria va fatta più di una riflessione.
Il dramma già più volte denunciato dalla Uil fpl è che la Regione non dà nessun segnale positivo. Ora, mantenere tutti i servizi attivi e tutti i reparti aperti significherebbe continuare a chiedere al personale in servizio degli sforzi enormi. E questo non è giusto. La Uil fpl dovendo suggerire una linea da seguire sarebbe quella di sospendere i servizi a partire da quelli di minor ‘impatto’ per i cittadini. Trattandosi, tuttavia, di servizi sanitari è facile capire come si tratti di una scelta difficile quanto delicata. Non possiamo non far notare che, ancora una volta, a causa della sordità del mondo politico eletto dai cittadini, siano proprio questi ultimi a doverne subire le conseguenze. Basterebbe solo un segnale da parte della Regione Lazio e le cose potrebbero continuare a funzionare ancor meglio di oggi.
Di certo, e questo la Uil fpl continuerà a sostenerlo fino alla fine, la strada per salvare la sanità reatina non è quella delle esternalizzazioni come questa direzione vorrebbe far credere (vedi l’accordo con Federfarma per l’assistenza domiciliare integrata o la proposta di integrare molti servizi con appalti esterni). Per trovare una soluzione definitiva, duratura e con un costo decisamente inferiore per la collettività, è necessario che la Regione conceda un numero di deroghe sufficienti, che non sono più rinviabili.
“Proprio questa mattina – conclude Formichetti – nell’incontro presso l’Asi di Rieti dedicato alle drammatiche situazioni dell’industria locale, ho avuto modo di incontrare quasi tutti i rappresentanti locali dello scenario politico, che si sono impegnati a partecipare ad un incontro dedicato alla sanità per capire in quale modo possano loro intervenire per sollecitare la Regione in tal senso”.