In tutte le sedi Inps i lavoratori sono in stato di agitazione contro l’attacco alle retribuzioni, dalle quali sono stati decurtati, da parte del MEF, 94milioni di euro. Questa mattina si è svolta un’assemblea esterna e c’è stato il fermo del servizio agli sportelli. Per molti giorni verrà effettuato anche il black out informatico dalle ore 12 alle ore 13.
Riportiamo integralmente il messaggio divulgato dai lavoratori:
Cara cittadina, caro cittadino, compito dell’inps è quello di consentire a tutti, a prescindere dalle loro condizioni sociali ed economiche, di accedere, con pari dignità ed opportunità, ai servizi che eroga. Invece di procedere con un adeguato piano di riorganizzazione per migliorare i servizi e qualificare il lavoro, non si trova di meglio che ridurre il personale e le spese di gestione.Con la politica dei tagli si prevede una brusca riduzione del salario di circa il 30-35%. Ciò avrà ripercussioni sui livelli e sulla qualità all’utenza, oltre a produrre inaccettabili penalizzazioni per i lavoratori.
Riteniamo che, se realmente si dovessero mettere a vostra disposizione servizi più efficaci e meno costosi, si dovrebbe dirigere la scure su spese improduttive, appalti, consulenze, affitti, commesse inutili ecc. e non certo,. come purtroppo sta avvenendo, sugli organici e sulle condizioni economiche dei lavoratori.
Per primi noi, lavoratori dell’Inps, siamo convinti che i servizi resi debbano essere gerantiti e migliorati. L’inps non può essere utilizzato come il bancomat da cui ogni Governo preleva a piacimento. L’inps svolge un ruolo importante e delicato nel sistema della sicurezza sociale, ancor più necessario in questo momento dove disoccupazione e cassa integrazione sono alle stelle. Vogliamo che l’Inps resti il pilastro pubblico dello Stato Sociale.
I SERVIZI NON SI TAGLIANO – I SALARI NON SI TOCCANO. L’INPS NON E’ UN BANCOMAT, SALVIAMO L’INPS!!