20enne arrestato dai Carabinieri due volte a distanza di poche ore

I Carabinieri della Stazione di Passo Corese e di Collevecchio hanno arrestato un 20enne della Bassa Sabina due volte a distanza di poche ore: prima per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, in collaborazione con i colleghi della Guardia di Finanza della locale Tenenza e, successivamente, per evasione dagli arresti domiciliari.

Nel corso dei servizi di prevenzione generale predisposti autonomamente dai Carabinieri della Compagnia di Poggio Mirteto, soprattutto nei fine settimana nel territorio del Comune di Fara in Sabina, i Carabinieri della Stazione di Passo Corese, unitamente ai colleghi di Collevecchio accorsi in ausilio, sono intervenuti in seguito ad una telefonata pervenuta al 112, con la quale veniva segnalata una furente lite fra giovani del luogo.

Giunti sul posto, i militari hanno iniziato a identificare i giovani presenti, visibilmente innervositi dai controlli. Uno di loro, in particolare, domiciliato nel territorio, senza un apparente motivo, probabilmente anche a causa di una leggera ebrezza alcolica, è andato in escandescenza opponendo resistenza attiva all’identificazione, tentando addirittura di allontanarsi a bordo della propria auto.

A questo punto, i militari, grazie anche alla collaborazione di una pattuglia della Tenenza della Guardia di Finanza di Poggio Mirteto che stava effettuando i controlli di competenza nei locali del posto, hanno immobilizzato, senza non poche difficoltà, S.L.S., dichiarandolo in arresto per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale per poi sottoporlo, presso il proprio domicilio, al regime degli arresti domiciliari.

Successivamente, gli stessi Carabinieri della Stazione di Passo Corese, avuta contezza che il ragazzo aveva arbitrariamente abbandonato il luogo ove era stato ristretto provvisoriamente in attesa dell’udienza di convalida da parte dell’A.G. di Rieti, lo hanno rintracciato a Fiano Romano (RM) presso l’abitazione della madre, dichiarandolo nuovamente in arresto per evasione e, su diposizione dell’A.G. inquirente, lo hanno sottoposto ancora agli arresti domiciliari presso l’abitazione materna.