ALCATEL-LUCENT RIETI, NEL NUOVO PIANO CESSIONE DEI LAVORATORI AD ALTRA AZIENDA

Alcatel-Lucent Rieti

Lunedì 30 settembre 2013 si è tenuto, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro tra FIM, FIOM, UILM e Coordinamento Sindacale, e direzione aziendale a seguito dell’incontro tra il CEO di Alcatel-Lucent, M. Combes, e il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, tenutosi il 26 settembre scorso.

Il Governo ha riferito sull’incontro, fornendo i seguenti elementi:

Il Ceo Combes ha ribadito le linee generali dello Shift Plan (ridimensionamento della spesa per R&D e significativa riduzione dei costi) rimandando i dettagli del piano al prossimo incontro del Comitato Aziendale Europeo che si terrà il prossimo 8 ottobre.

Il Governo ha posto le seguenti richieste ad ALU:

1) qualsiasi processo di ristrutturazione e ricadute occupazionali conseguenti devono essere gestite con il consenso delle organizzazioni sindacali;

2) le competenze esistenti nel nostro paese, che eventualmente ALU non intende più utilizzare, devono continuare a rimanere attive;

3) il Governo non ha apprezzato la gestione dell’accordo del luglio 2012 da parte dell’azienda, relativamente agli impegni industriali assunti.

Su queste richieste, il Ceo Combes ha dato disponibilità a discutere con Governo, istituzioni e organizzazioni sindacali per gestire le possibili dismissioni e ricadute negative sull’occupazione che lo Shift Plan produrrà in Italia.

Il Governo ha inoltre fatto presente che intende stanziare 700 milioni di euro per la banda larga e ultralarga – contributi per gli investimenti dei gestori di telecomunicazioni- e che stanno partendo, seppure con ritardo, le gare per le attività di ricerca e sviluppo relative all’Agenda Digitale.

E’ oramai chiaro che Alcatel-Lucent, non avendo risolto i suoi problemi si appresta, con il nuovo piano, a dismettere gran parte delle attività in Italia, a meno che il Governo italiano sia in grado di mettere in campo soluzioni virtuose in grado di modificare questa strategia di disimpegno della multinazionale dal nostro paese. L’azienda in ultimo, oltre ad annunciare una riduzione delle attività “Field operations” “per ridurre i costi della logistica”, intende inoltre avviare immediatamente la discussione su una cessione di lavoratori delle sedi di Rieti e Battipaglia ad un’altra società.

FIM, FIOM, UILM e coordinamento sindacale ritengono che in attesa della presentazione ufficiale e dettagliata dello Shift Plan, di non avviare alcun confronto di merito sino alla e nuova riunione in sede ministeriale prevista per il 17 ottobre.