San Rufo avvolta nel suo nucleo dalla musica elettroacustica, in un martedì sera, quello del 28 giugno 2021, che ha sorpreso un po’ tutti, sfidando anche i miti della musica piu pop, immergendo il pubblico reatino in sperimentazioni, studi, storia, trasportandolo in una particolare cultura musicale, anzi, cultura dell’ascolto.
Perché la Festa Europea della Musica, organizzata dall’Associazione Musikologiamo, sta proponendo sonorità che non percepiamo abitualmente nella nostra routine, rimanendo un po’ nascoste in quel ricco sottobosco ombreggiato. Da Astor Piazzolla al jazz, ed ora l’elettroacustica.
Perché come spiega a Rietinvetrina il regista audio dell’Elettroacustica Sabina, l’ingegner Stefano Giacomelli, “fondamentalmente l’elettroacustica è un’installazione che è anche una performance di musica.
Ossia, i suoni sono generati dai mezzi elettroacustici in interazione con lo spazio architettonico. Il tipo di esecuzione cambia nome in base al luogo di esecuzione ed il pubblico può interagire con l’esecuzione stessa.
Nel nostro campo abbiamo anche l’Effetto Larsen, che è il fenomeno fisico che si instaura quando punti un microfono e deve riprendere ciò che sta ascoltando, con la creazione di suoni anche quasi impercettibili all’orecchio umano, i quali a loro volta entrano in un circolo vizioso e aumentano sempre di più di intensità”.
L’ultimo appuntamento con la Festa Europea della Musica di Rieti è fissato per mercoledì 30 giugno, alle ore 21, in via Garibaldi, 276 allo Zero Infinito Lounge Cafè, con The Caddy Band.