CASCIOLI: IL FALLIMENTO DELLA GIUNTA PETRANGELI

Sonia Cascioli

Il fallimento della giunta Petrangeli, e non serve parlare di Petrangeli bis essendone praticamente la fotocopia adulterata, si palesa ulteriormente nella decisione di non presentare il frutto di questo aborto davanti le telecamere in una più volte preannunciata conferenza stampa nella quale sindaco e giunta avrebbero almeno potuto tentare di salvare la faccia. Si è preferito nascondere la testa sotto la sabbia immaginando di poter confondere lo squallore del teatrino che si è consumato sulla pelle dei cittadini di Rieti.

Basta leggere la composizione della cosiddetta nuova giunta per capire che questa esperienza di governo volge al termine. Il PD, dopo aver tuonato contro gli assessori tecnici, rei di aver tradito lo spirito guida con il quale si sarebbe voluto amministrare, oggi li benedice nuovamente rifiutando pubblicamente una terza poltrona ma accaparrandosi nel contempo maggiori deleghe.

Un gioco delle parti che ancora una volta espone il sindaco Petrangeli, vittima di se stesso, al pubblico ludibrio avendo deciso di aumentare il numero delle poltrone, disconoscendo le “questioni di stile” di Degniana memoria, e nominando un membro di giunta targato CGIL/SEL.

Per il PD sarà un gioco da ragazzi scaricare questo frutto acerbo dell’illusione e riproporsi con una ipotetica, rinnovata verginità, tentando di far dimenticare il fallimento totale degli assessori politici Pariboni (politiche del lavoro, attività produttive e carisma da vice sindaco non pervenuti) e Mezzetti (città e frazioni in completo stato di degrado e abbandono e affidamenti di servizi a dir poco equivoci) e l’accondiscendenza di quasi tutta la pattuglia dei suoi consiglieri comunali alla totalità dei provvedimenti che hanno determinato un evidente regresso in tutti gli ambiti della vita cittadina.

Per amor di patria non entro nel merito del farneticante ed offensivo documento allegato allo scarno comunicato stampa dal titolo “sintesi programmatica”, concedendomi solo il tempo per dire che si ripropone in sintesi il libro dei sogni di 16 mesi fa. Una sorta di bignami di quello che hanno fatto credere di voler fare! Senza vergogna, senza pudore alcuno, immaginando di trattare questa città come un contenitore senza anima all’interno del quale mescolare tutta la propria insipienza!

Caro Petrangeli, prova a vivere il tuo giorno da leone e decidi tu oggi ciò che domani, trovato l’accordo sul loro candidato sindaco, decideranno le enne correnti del PD. Forse potresti ancora salvare un po’ di dignità.