Intervenuto al presidio del 1° maggio 2021 dei sindacati, di fronte allo stabilimento Amazon di Passo Corese, il Segretario Generale UIL, Pierpaolo Bombardieri, ha rivolto le sue attenzioni direttamente alla multinazionale di Seattle:
“Ad Amazon ci sono oltre 40mila dipendenti tra diretti e indiretti, oltre 10mila in somministrazione, e quelli degli appalti come i riders.
Ci siamo schierati con Luca, un lavoratore sospeso che si era rifiutato di inserire nell’ordinazione un biglietto che inneggiava al duce e al fascismo. Luca ieri è tornato al lavoro! Ricordiamo a tutti che questo è un Paese antifascista!
Ricordo a Bezos che le aziende sono fatte di persone e non di algoritmi. Purtroppo il modello economico è sempre lo stesso: sfruttamento e negazione dei diritti. Nonostante il Covid e nonostante i morti nulla è cambiato. Non ci faremo intimorire, non avremo paura. Stiamo qui e staremo sempre al fianco dei lavoratori fragili, dei riders, dei precari, dei lavoratori della cultura, dello sport, della Sanità, dei precari delle Poste, dei lavoratori tutti. Questo 1° maggio non è una festa, ma una mobilitazione”.