A seguito della recente deliberazione della giunta del Comune di Rieti con la quale l’amministrazione ha pubblicato il bando per la richiesta dei cittadini di inclusione delle proprie aree nel redigendo programma pluriennale di attuazione del Piano Regolatore Generale, si è svolto un confronto valutativo di quanto predisposto tra alcuni Consiglieri Comunali di maggioranza ed opposizione.
Dalla iniziale valutazione tecnica amministrativa dei contenuti dei bandi pubblicati sul disposto deliberativo, si è ovviamente arrivati alla valutazione del merito su quanto in oggetto e sulle ricadute politico sociali delle procedure avviate.
La prima considerazione di valore politico emersa è stata relativa alla opportunità ed al metodo con cui la Giunta ha licenziato il documento oggetto di approfondimento; se è vero come è vero, che lo strumento del Programma Pluriennale di Attuazione nasce come applicativo di un piano regolatore generale approvato (tanto prevede il disposto normativo) sarebbe stato imprescindibile per la città intera conoscere i principi ispiratori che l’amministrazione intende infondere all’attuazione del programma stesso.
Le principali motivazioni di tale procedere sono: la possibilità per i cittadini stessi attraverso la conoscenza di detti principi di poter decidere consapevolmente se partecipare o meno al bando, affrontando gli oneri conseguenti per la formulazione della richiesta; la indispensabile trasparenza, il Comune come casa di vetro, necessaria a che le scelte, a priori, non consentano il sorgere di alcun dubbio sull’operato dell’amministrazione; infine il confronto politico aperto, auspicato per porre sul tavolo ogni argomentazione utile alla condivisione dei temi riguardanti il futuro della città.
Nel concordare sulla opportunità e necessità di rivedere complessivamente la procedura avviata subordinandola al confronto sul progetto complessivo della città.
Nota a firma dei Consiglieri Comunali: Simone Miccadei, Daniele Maffei, Pamela Franceschini, Enzo Antonacci.